Morto l’avvocato Longhi Zanardi. «Era un gentiluomo»

Si è spento a 83 anni, nel suo studio ha avviato alla professione tantissimi praticanti. Il fratello Geo: «Era un uomo eccezionale».

È morto venerdì l’avvocato Lorenzo Longhi Zanardi, 83 anni (avrebbe compiuto gli 84 il 19 agosto), penalista e civilista di lungo corso molto noto a Bergamo dove viveva. Avviò infatti alla professione forense un numero impressionante di praticanti che hanno usufruito delle sue competenze e della sua capacità di insegnare il mestiere nello storico studio di via Zambianchi, che venne avviato dal padre.

Ultimati gli studi classici, Longhi Zanardi si era laureato in giurisprudenza a Milano con 110 e lode. Iniziò l’attività forense nel 1963 e l’ha portata avanti con passione fino al sopraggiungere della malattia. Parecchi gli incarichi extra legali che l’hanno visto in prima linea, come quello nel Movimento ecclesiale di impegno culturale di cui andava orgoglioso. Era una persona dagli alti valori morali, un cattolico convinto e fervente praticante, ogni giorno lo si vedeva alle funzioni religiose nella vicina chiesa di Santa Rita, di via Largo Belotti. Conversava con chiunque sfoderando umilmente una cultura sconfinata.

Negli anni Sessanta era stato anche esponente della Dc, occupandosi in particolare della pubblicazione della stampa del partito. «È stato un fratello eccezionale - ricorda Geo, uno dei fondatori dei “Commandos”, club di tifosi dell’Atalanta costituito negli anni ’80 –-, sempre pronto a tendere la mano a chi si rivolgeva a lui. Era generoso e sosteneva diverse onlus». Parole di stima anche da parte dell’avvocato e amico di vecchia data Manfredo Simonetti: «Era un collega, un gentiluomo di vecchio stampo, dotato di una onestà cristallina, amava confrontarsi con chiunque con il massimo rispetto».

L’avvocato Longhi Zanardi lascia nel dolore la sorella Daniela (con la quale viveva), il fratello Geo con la moglie Bruna. I funerali si terranno domani alle 10,30 nella parrocchiale di Sant’Alessandro della Croce in Pignolo e saranno celebrati da don Carlo Busetti (rettore della mhiesa di Santa Rita), molto amico di Lorenzo.

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