Nel post lockdown giù i furti nelle case
Diminuiti del 37,5%, invariati per le auto

Il post lockdown non sta registrando, fortunatamente, una ripresa dei furti, in particolare nelle abitazioni, della nostra provincia.

Lo dicono i dati delle denunce: nel periodo tra il 1° giugno e il 28 agosto dell’anno scorso i furti in provincia di Bergamo erano stati 2.943 (3.755 se si considera anche il capoluogo), mentre negli stessi tre mesi di quest’anno sono stati 1.871, con una diminuzione di ben 1.072 colpi, pari al 36,4% (se si considera anche Bergamo città, il numero di colpi sale a 2.439, comunque 1.316 furti in meno, con una decrescita del 35%).

Nei 92 giorni considerati, si tratta, in media, di 20 furti al giorno e, se si considera anche il capoluogo, di 26 furti ogni 24 ore. L’anno scorso il dato medio giornaliero era stato di 40,8 comprendendo anche Bergamo città e di 31,9 in tutti gli altri paesi della provincia. In particolare, i furti nelle abitazioni – quelli che maggiormente colpiscono l’opinione pubblica e che contribuiscono ad aumentare la cosiddetta «sicurezza percepita» – hanno registrato, negli ultimi tre mesi, una riduzione del 37,5%, pari a un numero assoluto di 110 furti in meno, essendo passate le denunce – raccolte da tutte le forze di polizia – dalle 506 del 2019 alle 316 di quest’anno. Aggiungendo anche il capoluogo, i furti nelle abitazioni sono comunque diminuiti da 608 a 368, con un netto dimezzamento (da 102 a 52) solo a Bergamo città e un calo complessivo pari al 39,5%.

Quanto ai furti nelle case, analizzando i dati suddivisi a livello territoriale, il numero di denunce ancora maggiore si registra nei centri abitati più grossi: Seriate, Treviglio, Dalmine, Martinengo e Romano di Lombardia. La media giornaliera è scesa da 6,6 a 4 colpi.

Le zone della nostra provincia dove, invece, si è registrata una maggiore differenza percentuale e, dunque, dove il numero di colpi ha registrato un decremento ancor più consistente nel periodo successivo alla fine del lockdown, sono l’Isola, la Valle Seriana e la Bassa orientale. In netto calo anche i furti nelle attività commerciali bergamasche: in provincia i colpi denunciati sono scesi da 227 a 142, con una diminuzione del 47,8% e 85 furti in meno (comprendendo anche il capoluogo, la diminuzione è stata da 277 a 185, con un -33,2%).

Un altro fenomeno riguarda i furti di auto, i furti sulle auto parcheggiate e i furti di motocicli e ciclomotori. I furti di auto rappresentano l’unico dato invariato: i colpi sono passati da 98 a 100, ma a livello provinciale il dato resta comunque negativo perché, inglobando anche Bergamo città, i furti di automobili sono passati da 133 a 129, con un risicato -3%. Altro discorso per i furti di oggetti asportati da auto in sosta: le denunce sono scese dalle 527 del 2019 alle 341 di quest’anno, con un -35,3% e 186 episodi in meno. Calo del 45,3% anche di motocicli e ciclomotori rubati, scesi a livello provinciale (senza il capoluogo) dai 75 del periodo giugno-agosto 2019 ai 41 dello stesso trimestre di quest’anno.

Il trend del calo dei furti rispecchia la diminuzione, in generale, registrata dai reati a livello provinciale nel trimestre preso in esame: i «delitti», come si chiamano in gergo, sono scesi da 8.329 a 6.124, ovvero del 26,5%. In media, un quarto di reati in meno rispetto all’anno scorso.

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