Nuova Accademia della Guardia di Finanza agli ex Riuniti: conto alla rovescia, alloggi già pronti

Il 31 agosto la consegna del cantiere. Con «L’Eco di Bergamo» un viaggio fra le nuove strutture e le tracce del passato.

Le tracce di quello che per ottant’anni è stato l’ospedale dei bergamaschi sono ancora lì da vedere: la scritta sulla tutelatissima facciata della Palazzina rossa, le aiuole dissestate che la Soprintendenza non vuole fare togliere, l’ex ciminiera che resiste al tempo e alle intemperie e che resterà a vegliare anche sulla nuova struttura . E pure qualche vecchio cartello che ancora indica il percorso da seguire per raggiungere questo o quel reparto, la fontana in mezzo al viale alberato e infine loro, i padiglioni tirati a lucido e ricostruiti negli interni, che tra qualche mese ospiteranno la nuova Accademia della Guardia di Finanza, finalmente riunita nei suoi cinque anni di corsi. Sarà un trasloco di quelli imponenti, che durerà forse settimane, e che al comando di via Statuto hanno fretta di cominciare.

Il cantiere che per più di tre anni è stato (ed è tuttora) il più grande della città, ha ormai i giorni contati. Non si direbbe, vedendo le impalcature che ancora abbracciano alcune palazzine e gli impianti sportivi di cui si vede soltanto – e comunque non è poco – la tribuna da 600 posti a sedere . Eppure qui ormai il conto alla rovescia verso il 31 agosto, giorno della consegna prevista delle «chiavi», è già iniziato . Anzi, per i due padiglioni che ospiteranno gli alloggi degli ufficiali e del personale permanente, il conto alla rovescia si è concluso qualche giorno fa, con un mese e mezzo di anticipo rispetto al resto del quartiere e con l’ingresso nei locali del personale dell’Accademia, che sta verificando insieme ai responsabili del cantiere e di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), che ogni dettaglio sia al suo posto.

Lo spessore dell’opera sta in un paio di numeri: 140 mila metri quadrati di spazi per un investimento complessivo da parte di Cdp intorno ai 150 milioni di euro, tra l’acquisto dell’area e i lavori di adeguamento . Trasformare i vecchi Riuniti in un’Accademia militare non era cosa facile e non si è trattato soltanto di ristrutturare quanto era già presente all’interno del compendio: d’accordo con la Soprintendenza sono stati demoliti tutti gli edifici costruiti successivamente al progetto iniziale del 1930 (compresa l’ala delle sale operatorie vicino all’ex pronto soccorso) per restituire, almeno in parte, la conformazione originale risalente ormai a quasi un secolo fa. Altre costruzioni sono state realizzate ex novo, dagli impianti sportivi all’auditorium (che ha preso il posto del padiglione di psichiatria), fino al parcheggio, in parte sotterraneo, capace di ospitare 500 posti auto.

La piscina, le palestre e il campo da calcio saranno in parte a disposizione della cittadinanza, tutto il resto resterà appannaggio degli allievi ufficiali, dei loro insegnanti e degli altri ufficiali del Corpo che a partire dal prossimo autunno popoleranno questi spazi, restituendo in meno di dieci anni al quartiere di Santa Lucia e alle sue attività commerciali, quella vitalità che avevano perso con il trasferimento degli ex Riuniti alla Trucca. Passeggiando lungo i viali della nuova Accademia, i volti sono finalmente distesi: «Abbiamo iniziato questa settimana le verifiche sullo stato dei padiglioni che sono già stati completati – racconta il generale Bonifacio Bertetti, comandante dell’Accademia della Finanza –. Si tratta, in particolare, degli edifici che ospiteranno gli alloggi degli allievi e del personale permanente. Questo ci consentirà di poter entrare in questi padiglioni in anticipo, rispetto alla tabella di marcia, e di arredarli in fretta in vista del trasferimento. Contiamo di concludere questa operazione nelle prossime settimane e siamo già d’accordo con le imprese di pulizia e con quelle che hanno vinto gli appalti per gli arredi perché si mettano al lavoro appena sarà possibile».

La direzione dei lavori ha assicurato che i tempi saranno rispettati: il 31 agosto gli operai lasceranno definitivamente il cantiere e già dai primi giorni di settembre si potrà pensare all’allestimento e all’arredo di aule, cucine, sale mense, uffici e di tutti gli altri spazi della nuova Accademia. «È senz’altro una scommessa vinta – dice ancora il generale Bertetti –, ma sulla quale abbiamo sempre puntato».

Eppure in questi anni non sono mancati i problemi, dallo stop per la pandemia a quelli più «strutturali»: «La parte più difficile è stata quella relativa al consolidamento dei fabbricati costruiti all’epoca in pietre e mattoni – spiega Giovanni Bertolucci, construction manager e “anima” del cantiere –. Renderli strutturalmente solidi e soprattutto adeguati ai tempi attuali, ha rappresentato senz’altro l’aspetto più gravoso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA