Pass, effetto decreto sulle vaccinazioni: nella Bergamasca prenotazioni triplicate

Da una media di 750 al giorno alle 2.302 di venerdì 17 settembre. Ciclo vaccinale concluso per il 74,15% della popolazione sopra i 12 anni.

L’obiettivo, fondamentalmente, era quello: incentivare le vaccinazioni. È così sembra essere: il decreto che impone dal 15 ottobre il possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro ha fatto triplicare le prenotazioni per le vaccinazioni in Bergamasca. Ritardatari e indecisi si stanno convincendo, perché tra meno di un mese l’alternativa rischia di essere quella di sottoporsi continuamente al tampone. Lo confermano i numeri forniti dall’assessorato al Welfare di Regione Lombardia: se nei primi 15 giorni di settembre in provincia di Bergamo si viaggiava a una media di circa 750 prenotazioni quotidiane, solo venerdì – all’indomani dell’annuncio ufficiale del governo sulla firma del decreto – sono stati 2.302 i bergamaschi che hanno fissato un appuntamento per l’inoculazione, appunto tre volte tanti. La corsa al vaccino s’era già intuita giovedì, nella giornata che si era aperta con le prime indiscrezioni sul decreto e che si è conclusa con la conferenza stampa dell’esecutivo: in quelle 24 ore, erano già state 1.657 le prenotazioni effettuate dalle valli alla Bassa. Numeri importanti, certo non tutti legati al green pass: nel totale, spiegano dall’assessorato al Welfare, «sono conteggiati anche coloro che avevano già prenotato e che hanno cambiato data», ma è un fenomeno comunque contenuto e l’impennata complessiva dà così «un’idea dell’incremento» conseguente al decreto. Proprio venerdì sera, commentando l’accelerazione in tutta la Lombardia, la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti aveva rimarcato che il green pass «è un incentivo alla vaccinazione, l’unica arma che abbiamo e la più efficace».

L’andamento di settembre

Questo mese, tra l’altro, era iniziato in realtà ancora con un buon numero di prenotazioni, in media un migliaio al dì nei primi tre giorni: probabilmente, in quel buon ritmo si rifletteva la scelta di molte famiglie che avevano deciso di rimandare l’iniezione a dopo le vacanze, ma comunque a ridosso del via della scuola. Un indizio, questo, che si scorge leggendo ciò che è accaduto nei giorni seguenti, segnati da una progressiva frenata delle prenotazioni sino al minimo di 457 e 436 appuntamenti fissati tra 11 e 12 settembre, esattamente alla vigilia della ripresa delle lezioni. Dall’inizio della settimana che va ora concludendosi, invece, c’è stato un primo lieve rimbalzo, col ritorno a quota 700, e infine il boom connesso al decreto.

Il precedente

Qualcosa di simile s’era già manifestato nella coda di luglio, e nello specifico per i giovanissimi. La sera del 22 luglio, appunto, in conferenza stampa il premier Mario Draghi aveva confermato che dal successivo 6 agosto la certificazione verde sarebbe diventata obbligatoria per accedere ai ristoranti al chiuso, alle palestre, ai cinema, ai parchi divertimento, norma che valeva a partire dai 12 anni: e se prima di quell’annuncio in Bergamasca si contavano circa 350 prenotazioni al giorno per i 12-19enni, fin lì la fascia meno coinvolta dalla campagna, il 23 luglio in terra orobica si ebbero addirittura 3.424 adesioni in quell’età. Una moltiplicazione per dieci.

Stavolta il picco di richieste è stato più contenuto, per almeno un paio di ragioni. Sia perché la popolazione in età lavorativa ha già un’alta adesione, di diversi punti superiore all’80%, sia perché l’orizzonte del 15 ottobre dista ancora quasi un mese (a fine luglio, invece, c’erano appena due settimane circa per adeguarsi, e il green pass è valido proprio dal 15° giorno dopo la prima inoculazione). Comunque l’incremento bergamasco appare più alto della tendenza generale: venerdì infatti a livello nazionale e regionale le prenotazioni sono sostanzialmente raddoppiate, in terra orobica appunto si sono triplicate. In Lombardia, rispetto a una media che si attestava attorno alle 7 mila prenotazioni quotidiane nei primi 15 giorni di settembre, giovedì si è balzati a 13.791 prenotazioni e venerdì a 14.568.

Il quadro

Viaggia spedita, la campagna vaccinale. Secondo il «contatore» della Regione, aggiornato a ieri all’alba, sono 832.436 i residenti in Bergamasca che hanno ricevuto almeno la prima dose: equivalgono al 75,7% del totale dei residenti (o, in altri termini, all’84,07% dei residenti al di sopra dei 12 anni, l’età minima per la vaccinazione). In 734.205 hanno già concluso il ciclo vaccinale anche con la seconda dose (il 66,88% del totale dei residenti, il 74,15% degli over 12): ci sono dunque 98.231 bergamaschi in attesa del richiamo.

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