(Foto di ansa)
LA POVERTA’ SANITARIA. In Italia +8,4% rispetto al 2024 , il 29% di richieste per i minori.
Sale in Italia la povertà sanitaria. Quest’anno 501.922 persone hanno dovuto chiedere aiuto a una delle 2.034 realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure che, altrimenti, non avrebbero potuto permettersi. Rispetto alle 463.176 del 2024, c’è stato un aumento dell’8,4%. Particolarmente importante la quota di minori che superano gli anziani.
Sono i dati contenuti nel 12° Rapporto sulla povertà sanitaria del Banco Farmaceutico presentato all’Aifa. «I dati ci restituiscono anche quest’anno un quadro preoccupante per migliaia di famiglie - afferma Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico ets -, Pratichiamo la gratuità grazie al sostegno e insieme a migliaia di volontari, farmacisti, aziende e cittadini. Ma una cura costituita da un’autentica attenzione alle esigenze e alla dignità di chi si trova in condizioni di povertà non può limitarsi alla pur necessaria risposta immediata al bisogno: deve comprenderlo in fondo, anche attraverso un lavoro di approfondimento culturale e scientifico».
Nel nostro Paese i poveri sanitari sono prevalentemente uomini (sono il 51,6% del campione, contro il 48,4% delle donne) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%). Particolarmente importante è la quota di minori che sono 145.557 (pari al 29%), più degli anziani che corrispondono al 21,8% (109.419). Considerando le condizioni di salute, i malati acuti (56%) superano i malati cronici (44%). Un altro capitolo dell’analisi riguarda la spesa farmaceutica delle famiglie italiane.
Nel nostro Paese i poveri sanitari sono prevalentemente uomini (sono il 51,6% del campione, contro il 48,4% delle donne) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%)
Nel 2024, secondo gli ultimi dati Aifa disponibili, è pari a 23,81 miliardi di euro, 171 milioni di euro in più (+0,7%) rispetto al 2023, anno in cui la spesa sanitaria era di 23,64 miliardi. Di questi, tuttavia, secondo il Banco Farmaceutico solo 13,65 miliardi di euro (il 57,3%) sono a carico del Servizio sanitario nazionale (nel 2023 erano 12,99, pari al 56%). Restano quindi 10,16 miliardi (42,7%) pagati interamente dalle famiglie (nel 2023, erano 10,65, pari al 44%). Secondo il rapporto nel 2024 - in base agli ultimi dati Istat - quasi una persona su dieci (9,9%) ha rinunciato a visite o esami specialistici nei 12 mesi precedenti.
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