Rogo GiòStyle a Urgnano, area ripulita e scongiurati nuovi focolai

I vigili del fuoco in azione nel capannone distrutto: in campo gli investigatori dei pompieri. Si attende l’esito degli esami Arpa.

L’odore acre della plastica bruciata era ancora chiaramente percettibile, nel pomeriggio di mercoledì 28 luglio, percorrendo via Battaina a Urgnano. Il giorno dopo il maxi incendio che ha distrutto uno dei magazzini per lo stoccaggio dell’azienda «GiòStyle», leader a livello mondiale nella realizzazione di prodotti in plastica (borracce, borse termiche e stoviglie in melamina), i vigili del fuoco erano di nuovo al lavoro, dentro e fuori il capannone completamente annerito e privo di copertura .

Dopo aver domato le fiamme che avevano iniziato a sprigionarsi attorno alle 9 di martedì, avvolgendo la struttura da 250 metri quadrati e carbonizzando la merce stoccata , i pompieri hanno operato anche tutta la notte, fino al tardo pomeriggio di ieri, per compiere le operazioni di bonifica, ripulire l’area, accertare l’assenza di eventuali focolai nascosti sotto la cenere, e verificare lo stato della struttura. Operazioni necessarie per permettere alle forze dell’ordine di procedere con i sopralluoghi e le indagini per chiarire le cause del rogo che, da una prima analisi, sembrerebbe essere stato originato da un cortocircuito.

L’incendio, che nonostante la sua estensione e i danni ingenti provocati (l’entità è ancora in corso di accertamento) ha riguardato il solo capannone adibito a magazzino e non ha intaccato le linee di produzione, consentendo all’azienda di continuare a essere operativa . Ieri è stato eseguito anche un sopralluogo del Niat, il nucleo investigativo antincendi dei vigili del fuoco. A breve, intanto, sono attesi al protocollo del comune i risultati delle rilevazioni compiute dall’Arpa, che nella giornata di martedì aveva eseguito delle campionature dell’aria – sia nella zona dell’azienda che nei comuni limitrofi – e dell’acqua presente della roggia Urgnana . «Siamo in contatto costante con Ats – spiega il sindaco Efrem Epizoi – con cui martedì sera ho avuto anche un briefing. Allo stato attuale, e in base alle prime informazioni ricevute, si possono escludere riflessi sulla salute pubblica. Ma per togliere ogni dubbio si è ritenuto fondamentale eseguire i campionamenti».

«Come amministrazione – aggiunge il vicesindaco Marco Gastoldi – ci teniamo a ringraziare tutte le realtà del nostro paese per la loro grande collaborazione a supporto dei carabinieri e dei vigili del fuoco: la polizia locale, la Protezione civile comunale e la Croce rossa. Manifestiamo la nostra solidarietà a un’azienda storica di Urgnano e siamo sollevati del fatto che nessuno si sia fatto male o sia rimasto intossicato». Per domare l’incendio erano intervenuti 11 mezzi dei vigili del fuoco: il rogo aveva anche provocato una densa colonna di fumo nero visibile a parecchi chilometri di distanza. Nel magazzino era in corso un intervento di sostituzione della pavimentazione: un intervento a zone, motivo per cui il capannone era riempito di merce al 75%.

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