«Salviamo il lago d’Iseo»: con le foto di Boni e Dori l’appello corre sui social

Un video dell’attore e del deputato dei Cinque stelle per tenere alta l’attenzione sulla frana incombente.

L’attore Alessio Boni e il deputato bergamasco del MoVimento 5 Stelle Devis Dori hanno deciso di affidarsi ai social network e al popolo del Web per tenere alta l’attenzione sul problema della frana di Tavernola: insieme, hanno realizzato un video che da ieri pomeriggio è diventato virale e con il quale è stata lanciata la campagna #SalviamoilLagoDiseo.

Tutti coloro che hanno a cuore il Sebino, che hanno sentito parlare delle sue problematiche, che vogliono in qualche modo contribuire alla sua salvaguardia, sono invitati a scattarsi una fotografia con un cartello riportante il titolo della campagna e a condividerlo su Facebook e Instagram. «È il lago dove sono nato – esordisce nel video l’attore di Sarnico – ed è un gioiello; come tale, va tutelato e va preservato, ma oggi è in pericolo». A ricordare la minaccia è l’onorevole Dori: «Il monte Saresano da almeno cinquanta anni è malato, con continue frane e un costante slittamento verso il lago». L’ipotesi più catastrofica è che l’intera frana da oltre due milioni di metri cubi scenda a valle, scenario alquanto improbabile ma tenuto in considerazione dalle autorità competenti, riversando nel lago circa 600 mila metri cubi di materiale. Quando questo succederà «nessuno lo sa» ammette nel video Alessio Boni «ma nel frattempo la popolazione vive in un continuo stato di preallarme».

La campagna lanciata ieri pomeriggio serve proprio a stimolare l’attenzione del governo in modo che si attivi, come chiesto anche da Joris Pezzotti, sindaco di Tavernola, a individuare le risorse necessarie per mettere in sicurezza la frana, chiedendo significativi finanziamenti anche a livello comunitario. «Il pericolo più grande – concordano Boni e Dori – è che appena passerà l’allarme, tutti si dimenticheranno del grave pericolo che incombe sul lago d’Iseo».

Gli scatti fotografici con un foglio su cui compaia l’appello #SalviamoilLagoDiseo, da usare anche come hashtag su Instagram e usando il tag @SalviamoilLagoDiseo su Facebook, vogliono dunque essere uno strumento di pressione puntato verso chi potrebbe risolvere un problema decennale. «In questa vicenda – commenta Dori - tutti possono e devono fare la loro parte. La politica ha il dovere di individuare le soluzioni e di portarle a compimento. Ma anche ogni cittadino può fare molto, tenendosi informato, continuando a parlarne e diffondendo sui Social questo hashtag per evitare che in breve tutto venga dimenticato, ignorando gli ulteriori preoccupanti segnali che il Monte Saresano ci sta mandando. Sta a noi avere il coraggio di ascoltarlo. Il lago di Iseo rappresenta il confine geografico tra le province di Bergamo e Brescia e quindi simbolicamente unisce le due città che saranno capitali italiane della cultura nel 2023, quando tutta Italia avrà l’occasione di ammirare le nostre bellezze artistiche e paesaggistiche - conclude Dori - il Lago d’Iseo è un gioiello che non appartiene solo a Bergamo e Brescia, ma a tutti gli italiani».

«Non può essere che questo il senso dell’hashtag “SalviamoilLagoDiseo” lanciato da Boni e Dori. Cioè quello di far sì che le istituzioni trovino le risorse economiche per intervenire in modo risolutivo con un progetto importante. Sono queste le nostre aspettative su cui teniamo duro», afferma il sindaco di Monte Isola Fiorello Turla, interpretando il pensiero di tutti i colleghi.

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