Sciopero dei benzinai, Faib: «Adesione intorno all’80%»

Il vertice. Riunione delle tre sigle sindacali nella mattinata di giovedì 25 gennaio. Nel pomeriggio vertice con il ministero delle Imprese.

È dell’80-90% l’adesione allo sciopero dei benzinai sulla rete stradale, al netto delle precettazioni, dei gestori diretti e qualche pompa bianca, pari a 12-13mila impianti sugli 22mila totali. Lo si apprende da fonti Faib Confesercenti che ha 7mila iscritti e ha avuto i dati dal territorio. I sindacati benzinai sono stati convocati dal ministero delle Imprese e del Made in Italy alle ore 15 di oggi (25 gennaio).

Intanto è appena cominciato, intanto, l’incontro nella mattinata di mercoledì 25 gennaio a Roma fra le tre sigle che hanno proclamato lo sciopero per oggi e domani. Faib Confesecenti ha già comunicato che la chiusura terminerà dopo 24 ore mentre Fegica e Figisc-Anisa Confcommercio hanno confermato lo stop di 48 ore. Le tre sigle, che appaiono dunque divise, si sono riunite alle 11 presso la sala Capranichetta di Piazza Montecitorio: Fegica e Figisc-Anisa l’hanno indicata come «una assemblea dei gruppi dirigenti delle organizzazioni di categoria, aperta a deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari» anche perché il decreto è già in Commissione Attività produttive della Camera dove ieri sono cominciate le audizioni.

Per la Faib si tratta di «una riunione di coordinamento». La riunione è stata convocata all’indomani dell’incontro convocato d’urgenza dal ministro delle Imprese Adolfo Urso per scongiurare lo sciopero ed evitare disagi agli automobilisti. La Faib, unica presente all’incontro perché le altre due sigle hanno partecipato da remoto collegati via web, ha «ritenuto positive le aperture presentate e già formalizzate con un emendamento al decreto legge» e ha deciso di ridurre a un solo giorno la mobilitazione. Di avviso diverso Fegica e Figisc/Anisa che pure hanno apprezzato lo sforzo del ministro.

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