Scuola, lunedì si torna in aula
«Ma le regole vanno rispettate»

Da lunedì 25 gennaio lezioni in presenza al 50% per le scuole superiori, tornano in classe anche le seconde e terze medie. La soddisfazione dei genitori si unisce ad un appello agli studenti: osservare le regole dentro e fuori la scuola.

Avevano perso la speranza di rivedere i ragazzi in classe presto e per questo avevano organizzato una mobilitazione virtuale per non farli sentire soli in un momento così delicato. Ora i genitori, e i comitati che li rappresentano, si dicono « felici per questa scelta che arriva quasi inaspettata», ma si appellano alla responsabilità di tutti: «È importante, ora più che mai, non abbassare la guardia e continuare a rispettare le regole dentro e fuori la scuola».

Dopo la notizia del rientro a scuola in presenza lunedì 25 gennaio, al 50% per le secondarie di secondo grado, le scuole si sono subito organizzate. «Già oggi (ieri per chi legge, ndr) – dice Monica Ravasio, presidente del CoorCoGe di Bergamo, il Coordinamento dei comitati genitori delle scuole – abbiamo visto che molte scuole si sono riorganizzate e hanno comunicato alle famiglie la riapertura. Forse non ancora tutte, ma in tantissime ripartiranno lunedì (domani, ndr). Noi siamo sicuramente felici di questa ripresa».

Nelle ultime settimane famiglie e studenti avevano manifestato la voglia di tornare in classe, ieri un gruppo di ragazzi ha seguito le lezioni in Dad dai gradini all’ingresso del Lussana. «L’impressione è che ci sia davvero voglia di tornare, anche fisicamente, sui banchi – aggiunge –. Noi abbiamo già predisposto i moduli di segnalazione di eventuali disagi per il trasporto, anche se è chiaro che per i primi giorni ci saranno aggiustamenti da fare. Con Emilio Grassi, dell’Agenzia Tpl di Bergamo, siamo in costante contatto: con lui siamo d’accordo di condividere le segnalazioni, in modo che anche le aziende possano avere un riscontro dall’utenza».

«Questa volta ci sembra che da parte di tutti ci sia la buona volontà di far funzionare le cose – conclude Ravasio –. Nei paesi che ospitano i poli scolastici sono stati organizzati servizi di sorveglianza con la polizia locale. E tutti devono cercare di comportarsi nel modo più responsabile possibile». Un appello al quale si aggiunge anche Silvio Petteni, presidente di Agesc Lombardia (l’Associazione dei genitori delle scuole cattoliche). «In altre province ci vorrà qualche giorno prima di far partire tutta la macchina organizzativa di scuola e trasporti, Bergamo è un’isola felice e ripartirà lunedì. Tornare in presenza stava davvero diventando un’urgenza. Raccomandiamo a tutti il massimo rispetto delle regole, non solo a scuola, ma anche al di fuori dell’orario scolastico».

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