Scuola, tante rinunce degli insegnanti
Mancano ancora 1.500 supplenti

Molti aspiranti sono iscritti a più classi di concorso o aspettano la chiamata degli istituti.

A una settimana dal tanto atteso ritorno tra i banchi, tra voglia di ricominciare e un po’ di apprensione per la «nuova normalità» dovuta alle precauzioni anti-Covid, è tempo di primi bilanci per la scuola bergamasca. Mentre con i primi tamponi positivi sono scattate anche le prime quarantene, l’altro fronte caldo è quello delle nomine dei supplenti.

Secondo fonti sindacali, a distanza di sette giorni dal suono della prima campanella sono ancora almeno 1.500 (su 3.600 totali) i supplenti da nominare con incarichi annuali: una cinquantina alla materna (in gran parte posti per insegnanti di sostegno) 270 posti comuni alla scuola primaria e altri 400 di sostegno, un centinaio di posti comuni alla scuola media e 300 su sostegno, e 400 tra posti comuni e sostegno alla scuole superiori. Gli addetti dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo stanno lavorando alacremente per cercare di completare le assegnazioni, ma la questione è tutt’altro che semplice.

Il nodo delle rinunce

Le assegnazioni in questa fase avvengono attraverso le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze, per la prima volta con procedura completamente digitalizzata. Gli aspiranti insegnanti vengono contattati dall’ufficio scolastico territoriale, ma non è detto che accettino la proposta, anzi: in molti rinunciano perché iscritti a più classi di concorso – e quindi in attesa della chiamata per la classe preferita – oppure perché preferiscono attendere il passaggio successivo, quello della chiamata attraverso graduatorie di istituto, ritenendo di avere chance per poter accedere a una cattedra nella scuola prediletta. Questo allunga ovviamente i tempi di assegnazione e costringe l’Ufficio scolastico a fare più turni di convocazioni nella speranza di coprire i posti, fino a esaurimento delle graduatorie.

«Sono stato contrario sin da subito a questo nuovo meccanismo di assegnazione – spiega Loris Renato Colombo, segretari provinciale del sindacato Snals -. Pur essendo ovviamente favorevole alla digitalizzazione, forse con le difficoltà legate al particolare momento storico non era questo il momento di cambiare procedura. Il sistema digitale utilizzato è un sistema piuttosto rigido e in caso di errore è assai difficile intervenire a correggere. Come sindacato riceviamo molte segnalazioni da parte di aspiranti insegnanti che lamentano errori riguardo ai conteggi del loro punteggio. Sottolineo ad ogni modo il grande impegno del personale dell’Ufficio scolastico, che lavora anche nel weekend per accelerare i tempi».

Sindacati critici

Critico sul funzionamento delle procedure legate alle Gps anche salvo Inglima, di Cisl Scuola: «Per il reclutamento da Gps occorrevano, da subito, indicazioni chiare ed univoche su tutto il territorio nazionale – sostiene Inglima - al fine di evitare interpretazioni delle norme non sempre univoche e corrette. In particolare mi riferisco agli aspetti relativi alle modalità di espressione delle preferenze e le eventuali penalizzazioni in caso si rinuncia ad una cattedra».

Le difficoltà sono ovviamente note anche alla dirigente dell’Ufficio scolastico, Patrizia Graziani, che nei giorni scorsi aveva già avuto modo di sottolineare: «Dopo aver fatto un primo turno di convocazioni siamo stati costretti a farne anche un secondo. Nel primo caso avevamo convocato molti candidati in più rispetto ai posti disponibili: non sono bastati e abbiamo fatto nuove convocazioni. In molti infatti rinunciano al posto, a volte perché sono iscritti nelle graduatorie di due classi di concorso differenti e aspettano una convocazione a loro più congeniale. Chi rinuncia al posto in una graduatoria per quest’anno viene cancellato da quella classe di concorso.

I nostri funzionari continuano a lavorare a pieno ritmo. Incroceremo anche le graduatorie per poter individuare i supplenti per il sostegno». Quel che appare certo, è che ci vorrà ancora qualche giorno prima di veder completato il quadro. Esaurite le convocazioni tramite Gps si passerà alle graduatorie di istituto, quindi alle cosiddette «messe a disposizione». Quanto tempo ci vorrà, difficile stabilirlo. «Mancano ancora supplenti, ma nei singoli istituti – ha dichiarato Elena Bernardini, segretaria di Flc-Cgil di Bergamo - non si sa da quali elenchi partire per le nomine provvisorie: le vecchie graduatorie sono ‘inattingibili’, le nuove non sono ancora pubblicate. Dunque i dirigenti non sanno come coprire temporaneamente i posti vacanti, sostituire gli assenti, nominare l’organico aggiuntivo»..

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