Seggiolini, non c’è solo confusione
A Bergamo anche la polemica politica

Per acquistarli resta ancora un po’ di tempo (si prospetta una moratoria fino alla prossima primavera), ma nel frattempo i seggiolini antiabbandono infiammano il Consiglio comunale.

Al centro del dibattito i costi che le famiglie bergamasche con bambini da 0 a 4 anni dovranno sostenere per acquistare i dispositivi salvabebè, diventati obbligatori dal 4 novembre, e oggetto di un ordine del giorno presentato da Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia) in cui si proponeva un aiuto economico da parte dell’amministrazione per l’acquisto: «La priorità è quella demografica, diamo un aiuto concreto in base ad apposite graduatorie».

Una richiesta insostenibile secondo la maggioranza: «Il governo ha già deciso di stanziare 30 euro per l’acquisto, il Comune non può impegnarsi a rincorrere lo Stato», dice Massimiliano Serra (Pd). Tremaglia non ci sta («Si sta parlando di cifre minime, si potrebbe integrare il contributo governativo») e trova l’inaspettato appoggio, a sinistra, di Roberto Cremaschi (Ambiente Partecipazione Futuro), che anticipa il suo voto favorevole. L’assessore alla Mobilità, Stefano Zenoni, conferma il no ai contributi, Tremaglia insiste e il sindaco Giorgio Gori sbotta: «Trovo poco sopportabile l’abitudine di Tremaglia a fare il “maestrino”. Gli impegni con le famiglie li abbiamo presi, li vedrà nella proposta di bilancio; saranno ben più cospicui di quelli che pretende». Proposta bocciata, dunque, fuori dall’aula la polemica prosegue: «Certe reazioni me le aspetto su argomenti divisivi e politici, e non da un rappresentante istituzionale come il sindaco – attacca l’assessore regionale, Lara Magoni –. Su questo argomento dobbiamo tutti lavorare nella stessa direzione». Il capogruppo di FdI al Pirellone, Franco Lucente, rincara la dose: «Per Gori gli aiuti alle famiglie per il seggiolino non sono una priorità, ne prendiamo atto». «Mi meraviglia la reazione contraria di Gori alla proposta, anche solo come atto simbolico e con un piccolo contributo», dice Gianfranco Ceci (Forza Italia).

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