Trapianti, Carabinieri in supercar portano un rene a 400 km in due ore e mezzo

Ha salvato una vita la corsa da Bergamo dei Carabinieri di Milano con la potente Alfa Giulia Quadrifoglio verde: l’auto tocca punte di 300 all’ora.

Può raggiungere anche punte di 300 chilometri orari e percorrere oltre quattrocento chilometri a una media di 160 all’ora. È la potente Alfa Romeo Giulia «Quadrifoglio verde» dell’Arma dei carabinieri, grazie alla quale, sul finire dell’anno, è stato possibile un trasporto da record di un rene, dall’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo a un ospedale di una località tra il Veneto e il Friuli (omettiamo ulteriori dettagli per tutelare le informazioni personali dei soggetti coinvolti), dove i medici hanno così potuto provvedere al trapianto in un paziente che necessitava assolutamente di questo organo per poter continuare a vivere.

L’impresa ha visto in azione i carabinieri del nucleo radiomobile di Milano. A far scattare il delicato iter è stata la Centrale trapianti dell’Agenzia regionale emergenza urgenza (l’Areu) della Lombardia: il metodo per poter garantire un trasporto tempestivo è stato contattare i carabinieri, che hanno subito messo a disposizione la loro potente Alfa. Grazie alla quale hanno potuto percorrere circa 400 chilometri in sole due ore e mezza. Con una media appunto attorno ai 160 all’ora, il tutto nella massima sicurezza garantita dalla capacità di guida professionale del militare al volante della «Quadrifoglio verde». Un’auto che, grazie ai suoi 510 cavalli e a una cilindrata di 2.9 centimetri cubi, può raggiungere e superare anche i trecento chilometri orari. Alle 11,30 il rene è stato prelevato dai militari dell’Arma all’ospedale «Papa Giovanni XXIII» e alle 14 gli stessi carabinieri lo hanno consegnato nelle mani dei medici dell’ospedale di destinazione. Durante il tragitto il prezioso organo è stato conservato in un contenitore apposito, collocato in un vano ricavato ad hoc. In questo modo – come fatto sapere dai carabinieri di Milano – di fatto la pattuglia speciale ha consentito il salvataggio di una vita proprio durante i giorni di festa.

Il trasporto dell’organo non è stato organizzato di punto in bianco: è anzi avvenuto nell’ambito di una convenzione sottoscritta lo scorso novembre tra la stessa Agenzia regionale emergenza e urgenza della Lombardia e l’Arma dei carabinieri di Milano. Un accordo che prevede in maniera esplicita l’utilizzo per attività di questo genere della pattuglia veloce, già ribattezzata «la supercar» dell’Arma.

Si tratta di un’auto costruita dalla Casa di Arese e in dotazione da qualche tempo al comando milanese. In tutta Italia sono due gli esemplari di Giulia Quadrifoglio che l’Alfa Romeo ha consegnato all’Arma: una è in forza nella Capitale, la seconda appunto a Milano.

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