Vaccinazioni finte per avere il green pass: controlli dei Nas nella Bassa Bergamasca

La segnalazione è arrivata da un centro della Bassa Bergamasca, con un medico che potrebbe aver agito per i no vax.

Indagini in corso su un centro vaccinale della Bassa (che farebbe capo all’Asst Bergamo Ovest) da parte dei carabinieri del Nas, Nucleo antisofisticazione e sanità. Un medico vaccinatore, secondo quanto filtra da diverse fonti accreditate, non si sa se da solo o con l’aiuto di altri operatori, avrebbe agito in modo da far ottenere il green pass ad alcuni no vax, somministrando un vaccino «finto» (sarebbe stata iniettata della soluzione fisiologica al posto del preparato antiCovid).

Sarebbero stati diversi elementi, saltati all’occhio di altri operatori del centro, a mettere in allarme e a far decidere alcune persone dello staff del centro ad allertare l’Ats, Agenzia per la tutela della salute di Bergamo e chiedere l’intervento del Nucleo antisofisticazione dei Carabinieri : una decina di giorni fa dal centro sarebbe sparita una siringa già pronta per la somministrazione del vaccino, qualcuno avrebbe notato il medico vaccinatore che avrebbe provveduto lui stesso ad alcune somministrazioni (secondo la prassi non è il medico vaccinatore a dover praticare l’iniezione ma l’infermiere incaricato), almeno una decina di persone sarebbe stata notata proprio davanti al box del medico in questione per ottenere il vaccino ma non sarebbe stata registrata alcuna loro prenotazione, e, infine, a quanto risulterebbe dalle prime ispezioni, almeno una fiala di vaccino (contenente 10 dosi), sarebbe stata gettata, a quanto si deduce da ciò che starebbe emergendo dai controlli, per poter far ottenere il green pass con la finta somministrazione, sostituendo la dose con una soluzione fisiologica (ogni confezione di vaccino, infatti, è tracciata e nel certificato viene inserito il numero di serie del vaccino inoculato).

Da qualche giorno i carabinieri del Nas stanno completando i controlli sul centro: sull’accaduto, interpellata, l’Asst Bergamo Ovest non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione o commento. L’Ats Bergamo, dal canto suo, sarebbe in attesa degli esiti delle verifiche del Nas (oltre a questioni disciplinari e deontologiche, potrebbero emergere anche elementi di natura penale, a partire dalla siringa scomparsa e dalla fiala di vaccino che potrebbe essere stata sprecata, fino alla produzione di documenti falsi) per eventualmente procedere nei confronti del medico o di altro personale operante nel centro che risultasse coinvolto nella vicenda, mentre l’Ordine dei medici, dopo aver appreso la notizia dei controlli Nas nel centro vaccinale (che peraltro potrebbero estendersi anche al di fuori del centro e in altri punti vaccinali) e del possibile coinvolgimento di un medico, invierà una richiesta di chiarimenti e informazioni alla Procura: un eventuale procedimento disciplinare a carico di un medico, peraltro, potrebbe essere aperto dall’Ordine in caso di notizia di reato ma celebrato solo a conclusione dell’eventuale iter giudiziario.

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