3M, più flessibilità al lavoro: «Così tutti più produttivi»

Nuovo modello. Coinvolto anche lo stabilimento del gruppo a Grassobbio. Smart working centrale. «È studiato per venire incontro ai dipendenti».

Un nome, un programma. Si chiama «Work your way» il nuovo modello di lavoro flessibile lanciato dal gruppo 3M per favorire una migliore conciliazione fra lavoro e vita privata. Tre i punti chiave: flessibilità, diritto alla disconnessione e dipendente al centro. Il progetto, che verrà progressivamente esteso in tutto il mondo, in Italia è appena partito e viene applicato anche nello stabilimento di Grassobbio, dove lavorano circa 70 dipendenti, il 30% dei quali come impiegati.

Dopo la pandemia, in Italia l’83% dei dipendenti della multinazionale americana ha scelto la formula ibrida, con libertà di decidere quanti giorni dedicare al lavoro da casa e quanti in ufficio: ad adottare lo smart working sono state soprattutto le donne (95%). I dati sono equiparabili a quelli di Spagna e Francia, mentre in Germania e Regno Unito c’è maggiore tendenza alla presenza in ufficio. «Un modello di lavoro flessibile era stato messo a punto in azienda già prima della pandemia, ma il Covid ha accelerato il processo di applicazione - spiega Mario Ghiggini, direttore dello stabilimento 3M di Grassobbio, dove alla produzione di nastro adesivo si affianca quella di maniglie per imballaggi delle acque minerali -. Oggi soprattutto i giovani lo vedono come un valore aggiunto, perché possono gestire meglio le esigenze personali, e risparmiare tempo e denaro evitando spostamenti».

Attrattività aziendale, orientamento al risultato, miglioramento delle performance e fidelizzazione dei dipendenti sono le caratteristiche principali riconosciute al modello «Work your way» adottato da 3M e sostenute da Assolombarda. «Le modalità - specifica Ghiggini - possono essere riviste dal lavoratore col proprio revisore». «Il modello italiano, l’accordo sindacale e quello individuale che lo recepisce - spiegano dal gruppo - offrono ai dipendenti 3M la possibilità di concentrarsi sugli obiettivi, proponendo liberamente la modalità lavorativa più adeguata alle proprie esigenze in linea con gli assetti organizzativi dell’azienda, favorendo un corretto bilanciamento tra lavoro e vita privata e ribaltando il paradigma del lavoro d’ufficio inteso prima del Covid».

«È innegabile quanto a seguito dei cambiamenti dettati dalla pandemia, si abbia la necessità di godere di una maggiore flessibilità - aggiunge il responsabile Risorse umane di 3M Maurizio Asti -. Assume dunque un ruolo rilevante il sentirsi responsabilizzati e far parte di un’azienda in cui la cultura del lavoro sia in grado di promuovere inclusione, benessere, innovazione e produttività». Una visione nuova che si muove di pari passo con l’attenzione alla sostenibilità, su cui 3M sta puntando a Grassobbio. Nell’ultimo triennio l’azienda ha ridotto del 60% i consumi d’acqua, del 20% quelli di energia e di 17 tonnellate le emissioni di CO2 e punta alla carbon neutrality entro l’anno.

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