Aste immobiliari: 2022 in leggero calo ma mercato vivace

Il report. Bergamo resta settima in Italia per volumi con 2.397 immobili venduti all’incanto dal Tribunale. Residenziale leader, seguito da terreni, uffici e negozi.

Calano rispetto al 2021 ma restano sempre tante le aste immobiliari bergamasche battute nel 2022. Secondo il report annuale del Centro studi Astasy di NPLs, a Bergamo e provincia, l’anno scorso, sono andati all’asta 2.397 immobili oltre un quarto in meno dell’anno precedente che aveva registrato 3.209 esecuzioni immobiliari. Diminuisce il numero ma non varia la posizione in classifica di Bergamo che mantiene il settimo posto a livello nazionale e il terzo a livello regionale, dopo Milano e Brescia, per numero di immobili all’asta.

«L’essere “in alto” alla classifica – commenta Massimiliano Morana, amministratore delegato di NPLs RE_Solutions – non è una novità per la provincia orobica, che già nel 2019, in periodo pre-Covid, si posizionava all’ottavo posto su scala nazionale. Non pare quindi che la causa principale delle insolvenze risieda nell’essere stata la provincia colpita per prima dalla pandemia e tra le più provate, posto che gli effettivi riverberi post-covid a livello di aste dovrebbero iniziare a manifestarsi nell’anno appena iniziato».

Anche nel 2022 il comparto residenziale è quello che fa i numeri più alti. Sono stati 1.270 le unità messe all’asta tra appartamenti, ville e villette, il 53% del totale che, insieme, ai 434 box, posti auto e cantine (accatastati come non pertinenziali) portano al 71% dei beni oggetto di vendita all’incanto, una percentuale nettamente superiore a quella registrata da Astasy nel Report 2021 che era pari al 59% (1383 case e 494 box su un totale di 3209 vendite). Un calo, quello del comparto residenziale nel 2021, causato dalla sospensione delle esecuzioni di abitazioni adibite a dimora principale - concessa a seguito della pandemia nei primi sei mesi dell’anno – che ha portato anche a successivi forti ritardi nelle pubblicazioni non ancora del tutto recuperati. Il solo fallimento “Ibi-Iniziative Bergamasche Immobiliari S.r.l.”, dichiarato nel 2022, porterà in vendita nel 2023 circa 80 unità immobiliari tra appartamenti, autorimesse e aree urbane.

Tra le diverse tipologie messe all’asta durante lo scorso anno dal tribunale di Bergamo si registrano 270 terreni (sia agricoli che edificabili) pari al 11% del totale, 243 tra uffici, negozi e laboratori (10% del totale), 144 capannoni (6%). Nel Report 2021 si erano evidenziati ben 103 cantieri edili all’asta (di cui 68 solo nella città di Bergamo), un numero insolitamente alto che nel 2022 si è ridimensionato: sono andati in asta solo 11 cantieri in costruzione. Basso anche il numero di hotel e strutture ricettive (6). Nell’anno 2022 il tribunale di Bergamo ha messo all’asta beni per un valore complessivo pari a circa 300 milioni di euro, il prezzo medio per immobile è risultato di 124 mila euro.

L’anno scorso in ben 221 comuni bergamaschi almeno un cespite è finito all’asta a seguito di pignoramenti, fallimenti, procedure sia concorsuali che per eredità giacenti. I primi dieci comuni per numero di esecuzioni hanno totalizzato circa il 30% (654) del totale complessivo di aste. Nella città di Bergamo si è rilevato il numero più elevato (197), seguita da Stezzano (85), Martinengo (70) e Treviglio (65). Gli immobili con destinazione industriale e commerciale sono dislocati principalmente nella provincia, zona densa di imprese, molte cadute in procedura concorsuale tra il 2021 ed il 2022.

È già prevista per aprile l’asta di un fabbricato commerciale, adibito alla grande distribuzione, a Stezzano con un valore di base di 8,285 milioni di euro che se andrà aggiudicato potrebbe essere l’immobile di maggior valore battuto nel 2023. Quest’anno quindi si potrà assistere ad una ulteriore crescita delle aste giudiziarie un po’ per gli effetti, che ancora non si sono del tutto dispiegati, derivanti dalla pandemia e un po’ a seguito di nuove difficoltà che famiglie e imprese potrebbero dover affrontare nei pagamenti dei mutui rincarati, e che rincareranno, a seguito dell’aumento dei tassi di interesse.

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