Auto, ecobonus al via anche sull’usato

La proposta era stata avanzata da Loreno Epis, presidente degli autosalonisti bergamaschi di Ascom. Molte le richieste nella prima settimana dall’entrata in vigore del contributo. Sul mercato mancano però le vetture.

AAA auto da vendere cercasi. Vanta una primogenitura bergamasca l’ecobonus messo a disposizione dal governo anche per l’acquisto di auto usate. La proposta scritta, indirizzata al presidente di Assomobilità e Federmotorizzazione, Simonpaolo Buongiardino, è infatti partita da Loreno Epis, presidente degli autosalonisti bergamaschi di Ascom Confcommercio Bergamo e consigliere nazionale di Federmotorizzazione. Unico neo: oggi sul mercato mancano le auto da vendere, con la domanda che supera ampiamente l’offerta.

«Sono veramente soddisfatto per il risultato storico che abbiamo ottenuto – conferma Loreno Epis, che gestisce l’omonimo autosalone a Scanzorosciate -. Il nostro presidente Buongiardino ha portato sul tavolo politico nazionale la proposta «made in Bergamo», che è stata recepita dal premier Mario Draghi. Le auto usate Euro 6 hanno le stesse caratteristiche di quelle nuove ed era giusto riconoscere il medesimo incentivo per la radiazione di una vettura inquinante».

Nella prima settimana dall’entrata in vigore dell’ecobonus, sono già stati consumati 3 milioni di euro di contributi, con una stima di 40 mila macchine che verranno rottamate nel giro di un mese. «È un segnale importante, anche se non rappresenta la soluzione definitiva – prosegue Epis -. In Italia nel 2019 sono state scambiate circa 3 milioni di autovetture usate, con un milione di radiazioni. Speriamo ora in una riforma strutturale che preveda un contributo fisso per la rottamazione delle auto da Euro 0 a Euro 3».

«Mancano i microprochip»

Paradossalmente ora il problema principale è la carenza di vetture sul mercato. «Sul nuovo ci sono forti ritardi nelle consegne, a causa della mancanza dei microprocessori – conclude Loreno Epis – e di conseguenza non c’è ricambio e disponibilità di auto usate. Se dobbiamo stimare un ritorno alla normalità, serviranno dai 12 ai 18 mesi».

Oggi la domanda di auto supera l’offerta, le case madri sono ferme nelle consegne e i concessionari orobici sperano che la situazione si sblocchi presto. «Purtroppo non abbiamo abbastanza mezzi da vendere – commenta Marco Fassi della concessionaria Az Veicoli -. La misura governativa è molto interessante, perché implica agevolazioni per tutti coloro che cambiano l’auto usata inquinante. Se qualche mese fa la prima domanda del cliente era riferita alla scontistica, oggi si informa subito se abbiamo auto disponibili. Il suggerimento è di non lasciarsi sfuggire l’automobile, una volta che si individua la soluzione per le proprie esigenze, perché in questo momento l’affare rischia di saltare anche solo per un’esitazione di poche ore».

Concetto confermato anche da Paolo Ghinzani dell’omonimo gruppo di concessionarie. «riceviamo molte richieste di vetture Euro 6, che vanno a sostituire mezzi inquinanti e beneficiano di conseguenza dell’ecobonus – afferma Ghinzani -. Molti automobilisti optano per i mezzi a chilometro 0 o per le auto aziendali, proprio a causa della carenza che registriamo sul prodotto nuovo, che richiede diversi mesi di attesa. Visto l’alto numero di richieste, la stima è che i contributi messi a disposizione con l’ecobonus per le auto usate, possano esaurirsi nel giro di un mese. Si tratta di una misura estremamente vantaggiosa e conviene darsi da fare il prima possibile».

La carenza di auto nuove e usate colpisce veramente a 360 gradi il panorama dei concessionari bergamaschi . «Il contesto attuale è caratterizzato dalla mancanza di prodotti – ribadisce Maurizio Doneda dell’Iperauto Bergamo Spa -. La misura dell’ecobonus è sicuramente utile e a tal proposito mi auguro che arrivino più fondi, che a questo punto andrebbero stanziati in maniera strutturale, in modo da permettere al maggjor numero di utenti la sostituzione della vettura, con ricadute importanti anche dal punto di vista ambientale».

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