Autunno «caldo» per l’energia elettrica, altri rincari in vista

CARO BOLLETTE. Rischia di essere un autunno «caldo», e non solo per il meteo ancora estivo. Il mercato dell’energia annuncia nuovi rincari, e per questo è ripartita la caccia all’offerta.

Nei giorni scorsi l’Arera – l’Autorità di regolazione dell’energia – ha stimato che nel quarto trimestre dell’anno le bollette dell’elettricità subiranno un aumento del 18,6% per quel che riguarda il mercato tutelato, che in attesa del progressivo superamento interessa ancora quasi 10 milioni di famiglie in tutto il Paese (su poco più di 25 milioni di nuclei familiari nel Paese). La corsa dei prezzi del mercato tutelato segna ormai un paradosso, a dispetto del nome: ha prezzi più alti rispetto al mercato libero. È quanto emerge da un’analisi di Segugio.it, portale on line che ha comparato un buon numero di offerte di diverse compagnie energetiche: «L’attuale fotografia del mercato indica che passare al mercato libero oggi è tendenzialmente vantaggioso – spiega Paolo Benazzi, responsabile Utilities –. Nel cambio è però estremamente importante che il consumatore analizzi le bollette di luce e gas così da poter individuare le tariffe adatte ai propri consumi. Il pericolo è che una persona poco attenta a questi argomenti perché abituata da sempre ad essere in tutela, possa finire vittima di vendite aggressive e sottoscriva una tariffa pessima».

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Sul mercato libero la curva dei prezzi s’è infatti raffreddata, dopo la pesantissima escalation del 2022: oggi, per quanto riguarda l’elettricità, l’osservatorio di Segugio.it indica un prezzo medio di 0,19 €/kWh contro 0,46 €/kWh registrata nell’ultimo trimestre del 2022, con un calo dei 59% nel giro di poco meno di un anno. «Nel mercato libero – segnala l’esperto – sono tornate le offerte a prezzo fisso, anche fino a 36 mesi, che erano scomparse nella seconda parte del 2022, a causa della volatilità del mercato dell’energia e del crescente trend dei costi unitari, che aveva spinto i fornitori a non assumersi il rischio di bloccare il prezzo per un periodo troppo lungo». Le tariffe a prezzo bloccato «rispondono alle necessità degli utenti che vogliono mettersi al riparo da eventuali oscillazioni del mercato». Per quanto riguarda le tariffe a prezzo indicizzato (quindi soggette a periodiche rivalutazioni), anche queste risultano ora «convenienti, considerando che il costo dell’energia e del gas nel mercato all’ingrosso a cui queste offerte sono agganciate è calato gradualmente nel corso del 2023».

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