Benessere, saloni affollati dopo lo stop
Cresciuta la lotta all’abusivismo

I professionisti del benessere, acconciatori ed estetisti, sono le categorie di cui più si è parlato nei giorni della riapertura delle attività stabiliti dal governo dopo la sospensione per la pandemia.

All’inizio obbligati a rialzare le saracinesche dopo gli altri, il 1° giugno, nonostante tutte le misure di sicurezza e prevenzione; poi l’anticipo al 18 maggio, grazie anche a una forte azione di lobby condotta da Confartigianato che aveva denunciato la discriminazione nei confronti di un comparto che avrebbe rischiato di pagare più di altri gli effetti di questa crisi.

«Sicuramente il settore ha rischiato di essere penalizzato – rimarca Maurizio Locatelli, rappresentante dell’area Benessere di Confartigianato Imprese Bergamo – perché chi doveva decidere sulle aperture è sembrato non si sia reso conto che nei saloni di acconciatura ed estetica quasi tutte le misure di tutela della salute, protezione individuale, pulizia, sanificazione continua di ambienti e attrezzature sono in essere già da anni, come l’utilizzo dei prodotti monouso. Abbiamo solo dovuto integrare pochi altri accorgimenti, come il distanziamento. A questo proposito la nostra organizzazione, con Confartigianato nazionale, ha elaborato e presentato proposte dettagliate su come poter tornare a svolgere le attività osservando scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie, che i nostri associati hanno responsabilmente accettato e applicato».

Ma a quasi un mese dalla riapertura quale il bilancio per gli operatori bergamaschi della bellezza? «Fortunatamente il lavoro in questo periodo c’è ed è in crescita – evidenzia Locatelli – e questo perché si è accumulato con la chiusura e i clienti stanno ritornando dopo aver atteso a lungo. Molti nostri operatori ci hanno segnalato la fatica a dover gestire gli appuntamenti: in tanti hanno ampliato gli orari di apertura e c’è chi tiene aperto anche il lunedì e perfino domenica mattina per fronteggiare le prenotazioni, soprattutto i saloni più strutturati, con dipendenti da far ruotare nel rispetto degli orari contrattuali. La clientela si sta comunque mostrando collaborativa e comprensiva. Resta da capire per quanto tempo ancora durerà questo super-lavoro da “rientro” e come gestire l’uso di mascherina e visiera nel periodo più caldo».

Ma se il lavoro per ora non manca, le due categorie si stanno trovando a dover combattere una delle piaghe più insidiose, quella contro l’abusivismo: un fenomeno più volte denunciato ma che si è pericolosamente aggravato durante il lockdown, con operatori improvvisati, privi dei requisiti professionali, che hanno continuato ad andare al domicilio delle persone per svolgere abusivamente l’attività di acconciatura ed estetica.

Confartigianato ha stimato che il tasso di irregolarità nei settori acconciatura ed estetica è pari al 26,3% rispetto alla media del 15,5% del lavoro irregolare nel totale delle attività economiche. Per tutelare le imprese che operano nel rispetto delle regole e sensibilizzare la clientela a rivolgersi esclusivamente a operatori qualificati e riconosciuti, Confartigianato Bergamo ha lanciato la campagna «Diamo un taglio all’abusivismo» con locandine esposte sulle vetrine per far comprendere alla clientela, e in genere alla cittadinanza, i rischi che corre affidandosi agli abusivi.

«Il fenomeno del sommerso, in settori così delicati (perché operano sulle persone, sulla nostra pelle e i nostri capelli), non è più tollerabile perché l’abusivo è una minaccia alla salute di tutti. Non è, quindi, solo una questione di concorrenza sleale alle imprese che rispettano le norme, si aggiornano, fanno formazione, rispettano i requisiti igienico-sanitari e hanno sopportato il sacrificio di chiudere per due lunghi mesi. Il pericolo è reale, soprattutto in questo momento, perché gli improvvisati che si recano al domicilio delle persone possono diventare vettori del virus: per questo devono essere identificati e perseguiti».

Intanto, anche la formazione degli operatori dell’area Benessere continua senza sosta e a distanza, grazie alla piattaforma online di Confartigianato Imprese Bergamo: lo scorso 18 maggio è stato offerto agli associati un webinar gratuito sul nuovo protocollo riguardante le misure per riaprire in sicurezza, su come gestire i clienti e come tutelare i dipendenti.

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