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Martedì 19 Agosto 2025
Bergamaschi sempre protagonisti in Borsa: Rocca in vetta
LA CLASSIFICA. I proprietari di Tenaris al secondo posto della classifica assoluta di «Milano Finanza» dietro agli eredi di Del Vecchio. Fra i big storici, Bombassei, Pesenti e la famiglia Radici.
Dall’acciaio all’automotive, dal packaging alla chimica, Bergamo conserva un ruolo di peso in Piazza Affari. La nuova classifica dei Paperoni di Borsa stilata da «Milano Finanza» e aggiornata al 1° agosto 2025 fotografa undici famiglie e imprenditori orobici capaci di muovere miliardi, con patrimoni che vanno da 7 milioni a quasi 10 miliardi di euro. In assoluto è il ministero dell’Economia e delle Finanze a detenere lo scettro degli investimenti, direttamente o attraverso le sue controllate, come Cassa depositi e prestiti: vale 81 miliardi, con un incremento del 26,7% rispetto all’anno scorso, grazie all’ottimo andamento del comparto difesa, con Leonardo (+121%) e Fincantieri (+225%) in testa, e alle solide performance di Poste Italiane, Italgas e Webuild.

La graduatoria complessiva censisce anche 751 privati con patrimoni azionari per 197 miliardi di euro, che corrispondono al 20% della capitalizzazione complessiva di Borsa Italiana, compreso Euronext Growth Milan. Il primato bergamasco resta in mano alla famiglia Rocca, proprietaria di Tenaris, leader mondiale nei tubi d’acciaio per il settore oil&gas e infrastrutture energetiche, che con un patrimonio di 9,9 miliardi (+6,9%) guadagna la seconda posizione assoluta in Italia, dietro solo agli eredi di Leonardo Del Vecchio (51,5 miliardi in azioni, +31% rispetto al 2024).
Bombassei e Pesenti
Tra i big orobici segue Alberto Bombassei, storico protagonista dell’automotive con i sistemi frenanti e la componentistica Brembo, investitore anche in Pirelli, che perde una posizione a livello nazionale classificandosi 26° (-15,3%, a 1,52 miliardi). Terzo posto (e 44° assoluto) per la famiglia Pesenti, che con Italmobiliare, holding diversificata attiva nel food, packaging e real estate, si attesta a 565 milioni (-5,9%). Scorrendo la graduatoria, Marco Francesco Eigenmann, presidente di Fine Foods di Brembate, player del settore farmaceutico e nutraceutico, occupa la 121esima posizione nazionale con 89,9 milioni (-7,3%), mentre Gianmarco Lanza e sua madre Luciana Giudici (Fae Technology di Gazzaniga), attivi nell’elettronica e soluzioni digitali, con 27,8 milioni (-37,7%) si piazzano al 207esimo posto in Italia.
I bergamaschi in classifica
Bruno Mario Pianetti, presidente e a.d. di Planetel, operatore nelle telecomunicazioni e servizi Internet, si attesta invece 234esimo a livello nazionale con 18,9 milioni (-14,7%). Subito dopo si piazza Aniello Aliberti (International Medical Devices, specializzata in tecnologie medicali), che scala la classifica grazie a una crescita del 9,1% a 18,9 milioni, conquistando la 235esima posizione nazionale, con un balzo di ben 29 posti. La famiglia Caccia Dominioni di Tesmec, attiva nel settore delle tecnologie per infrastrutture energetiche, ferroviarie e digitali, si colloca al 239esimo posto con 18,2 milioni (-25,5%). La famiglia Gritti di Grifal, protagonista nel mondo del packaging e degli imballaggi sostenibili, con 10,1 milioni (-30,4%) occupa la 301ª posizione nazionale, mentre Giovanni Fassi, azionista di e-Novia, factory di start-up innovative e soluzioni per la mobilità smart, scende a 9,5 milioni (-33,2%) piazzandosi al 309° posto. Guadagna 22 posizioni rispetto allo scorso anno la famiglia Radici (Radici Pietro Industries &Brands), storica realtà della chimica e dei filati tecnici, che con 6,9 milioni (-8,2%) arriva al 352° posto in Italia. Nonostante l’esposizione alle oscillazioni settoriali e ai trend macroeconomici, la classifica evidenzia come, accanto alla solidità dei grandi nomi, anche le pmi orobiche siano capaci di dimostrare vivacità sui mercati finanziari.
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