Brembo, in 9 mesi sfiorati i ricavi di tutto il 2021

Il bilancio. Il fatturato cresce del 33,6% a 2,73 miliardi. Tiraboschi: stime riviste al rialzo pur in contesto difficile. Vola la Cina (+36,1% ). A Bergamo investiti 50 milioni.

Brembo rivede al rialzo le stime sui ricavi 2022 dopo una crescita del fatturato del 33,6% a 2,73 miliardi circa nei primi nove mesi, sfiorando i livelli raggiunti nell’intero 2021. L’utile netto in crescita del 39,2% a 234,8 milioni. «Salvo mutazioni straordinarie del contesto geopolitico e macroeconomico - commenta il presidente di brembo Matteo Traboschi al termine del cda che ha approvato i conti- prevediamo di chiudere l’anno con 3,7 miliardi di ricavi in aumento del 30% rispetto al 2021, mantenendo una redditività come quella che abbiamo visto nei primi nove mesi del 17,7%». Previsioni positive anche a fronte di risultati ottenuti finora grazie alla crescita organica, in un contesto così complicato, di tutti i settori e i mercati presidiati dal gruppo bergamasco, leader mondiale nel settore degli impianti frenanti.

«Siamo fiduciosi che la solidità patrimoniale e finanziaria di Brembo ci consentirà di affrontare al meglio le prossime sfide»

«Tutto da interpretare», invece, il 2023. «Abbiamo ancora del tempo per farlo al meglio - rimarca il presidente - Sicuramente sarà un anno complesso. Con il Covid e l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia abbiamo già fatto una palestra molto importante e quindi siamo pronti ad affrontare le nuove sfide». «Il contesto molto incerto con il quale ci dobbiamo misurare impone una necessaria cautela - aggiunge -. Tuttavia, siamo fiduciosi che la solidità patrimoniale e finanziaria di Brembo ci consentirà di affrontare al meglio le prossime sfide». A confortare, un portafoglio ordini che si conferma «solido a livello globale anche per i prossimi mesi».

«Dei 210,8 milioni di investimenti di quest’anno, 51 milioni hanno avuto una ricaduta sul territorio bergamasco per mantenere sempre alto il livello di competitiva dei nostri impianti»

Barra dritta, comunque, sulla rotta dell’innovazione tecnologica che resta al centro delle strategie di medio e lungo termine della multinazionale che fa capo alla famiglia Bombassei. «Abbiamo tanti cantieri aperti su nuovi prodotti e li sveleremo al momento opportuno - rimarca Tiraboschi - In tal senso va letta la recente creazione di Brembo Ventures, l’unità con doppia sede, al Kilometro Rosso e in California, dedicata al venture capital per investire in startup tecnologiche in grado di accelerare l’innovazione delle soluzioni Brembo».

Bergamo resta saldamente al centro della stratega di crescita, assicura il presidente. «Dei 210,8 milioni di investimenti di quest’anno, 51 milioni hanno avuto una ricaduta sul territorio bergamasco per mantenere sempre alto il livello di competitiva dei nostri impianti» precisa Tiraboschi.

Nei primo nove mesi a trainare le vendite, in particolare, il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) cresciuto del 53% pari a 754 milioni di ricavi. A seguire la Germania (+35,2% ) con 506,4 milioni di fatturato. Marcia a doppia cifra anche l’aumento del giro d’affari in Cina, in rialzo del 36,1% a 417,4 milioni rispetto al settembre 2021. «Presto per Brembo quello cinese diventerà il primo mercato visto il forte sviluppo che sta registrando il settore dell’automotive nel paese». Si rafforza anche l’India (+44,7%) con un giro d’affari che oggi sfiora i 97 milioni. Tiene l’Italia (+ 14,15 a 271 milioni). Unico segno rosso per il Giappone dove il business Brembo decresce del 12,3%.

Andamento positivo di tutti i segmenti in cui opera il gruppo. Il settore auto è in crescita del 33,3%, le applicazioni per motocicli del 49,9%, quelle per veicoli commerciali del 20,4% e le competizioni del 28,3%.

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