Brembo, i ricavi sfiorano i 2 miliardi. «Quest’anno cresceremo del 10%»

IL BILANCIO. Nei primi sei mesi il fatturato in aumento dell’11,6% rispetto al 2022. L’utile a 167,8 milioni (+12,7%). Il presidente Tiraboschi: «Possiamo contare su un portafoglio ordini solido in tutti i segmenti in cui operiamo».

Brembo archivia un semestre in crescita con ricavi che sfiorano i 2 miliardi, in aumento dell’11,6% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Segno più in doppia cifra anche per quanto riguarda l’utile netto, 167,8 milioni, in aumento del 12,7% rispetto ai 148,9 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Bene anche il margine operativo lordo (Ebitda) che ammonta a 344 milioni. Risultati che rispecchiano la performance positiva di tutti i settori in cui opera Brembo. Il settore auto è in crescita del 12,4%, le applicazioni per motocicli del 3,7%, quelle per veicoli commerciali del 12,6% e le competizioni del 20,6%.

Ottimismo anche sui prossimi mesi pur a fronte di un lieve rallentamento. «Prevediamo una chiusura dell’anno con una crescita del fatturato intorno al 10% e margini percentuali in linea con l’anno precedente a fronte di un portafoglio ordini che si conferma solido in tutti i segmenti in cui operiamo», dichiara il presidente esecutivo Matteo Tiraboschi al termine del cda che ha approvato i risultati semestrali.

I numeri confermano, del resto, che i prodotti Brembo - impianti frenanti ad alte prestazioni destinati perlopiù all’«alto di gamma» e al settore sportivo dell’auto e delle moto - continuano ad essere apprezzati dal mercato. Le vendite crescono in Italia del 2,7%, in Germania del 19,2%, in Francia del 18,6%, del 2,2% nel Regno Unito. In salute lo storico mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) che ha segnato nel semestre un più 12,5%. E proprio in Messico, lo scorso 11 maggio è stato inaugurato l’ampliamento dell’impianto produttivo di Escobedo, nello Stato di Nuevo León, dedicato alle pinze freno. Lo stabilimento, una volta a regime, consentirà di conseguenza il raddoppio della capacità produttiva dell’azienda nel Paese.

In sviluppo (+45,4%) anche il mercato sudamericano (Brasile e Argentina). L’India cresce del 9,2%, il Giappone del 5,8%, la Cina del 2,6%. Anche in quest’ultimo caso, numeri destinati a salire. In autunno è previsto l’avvio dei lavori di ampliamento dello stabilimento di sistemi frenanti di Nanchino, inaugurato nel 2019, per rafforzare la capacità produttiva nel Paese. L’investimento prevede anche il rinnovamento del centro di ricerca e sviluppo che sarà un centro all’avanguardia per supportare lo sviluppo di nuove tecnologie richieste dal mercato cinese.

Tutti interventi, a cui si aggiunge la realizzazione di una nuova fonderia di ghisa a Dąbrowa Górnicza, in Polonia. Complessivamente gli investimenti previsti per aumentare capacità produttiva e la competitività, ammontano a circa 500 milioni, un terzo dei quali in Bergamasca dove quest’anno sono già stati spesi 52 milioni.

Il semestre è stato caratterizzato anche dall’avvio di Brembo Solutions, la nuova unità che offre alle imprese soluzioni, in particolare applicazioni avanzate di intelligenza artificiale, per favorire l’adozione di processi più agili e innovativi. La sede in Italia, nel quartier generale del gruppo a Stezzano ma opera a livello globale. Questa iniziativa apre «nuove opportunità di business per l’azienda e accelera la nostra capacità di portare innovazione in ambito digitale», ricorda Tiraboschi.

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