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Giovedì 18 Dicembre 2025
Caldaie, stop all’ipotesi di meno controlli: l’allarme di Confartigianato Bergamo
L’ALLARME. L’associazione si schiera contro l’idea di ridurre le verifiche sugli impianti sotto i 35 kW: «Rischio per sicurezza, salute e ambiente». In provincia oltre il 94% delle caldaie è di piccola potenza.
Confartigianato Imprese Bergamo si schiera al fianco delle posizioni espresse a livello nazionale da Confartigianato, Cna e Casartigiani contro l’ipotesi di una riduzione, o addirittura del superamento, dei controlli sugli impianti termici di piccola potenza, sotto i 35 kW, come le caldaie domestiche. Un’eventualità che l’associazione giudica pericolosa e regressiva, perché i controlli periodici e la corretta manutenzione rappresentano un presidio fondamentale per la sicurezza delle persone, la tutela della salute, la qualità dell’aria e il risparmio energetico.
In provincia di Bergamo operano circa mille impiantisti termoidraulici, chiamati a garantire il corretto funzionamento di un parco impiantistico molto ampio. I dati del Curit, il Catasto unico regionale degli impianti termici, parlano chiaro: in Lombardia sono censiti oltre 3,8 milioni di impianti, di cui più di 525 mila nel territorio bergamasco. Un dato ancora più significativo riguarda la tipologia: oltre il 94% degli impianti presenti in provincia rientra nella categoria di piccola potenza.
Secondo Confartigianato, proprio questi numeri dimostrano come intervenire sui controlli significherebbe abbassare drasticamente il livello di sicurezza degli edifici, riportando indietro il sistema di decenni e trasferendo i rischi direttamente su cittadini e famiglie. Per l’associazione, inoltre, il quadro non è ancora completo: mancano all’appello migliaia di impianti non censiti e non certificati.
Le cronache, anche locali, continuano a registrare incendi legati alle biomasse e casi di intossicazione da monossido di carbonio. Per questo, sottolinea Confartigianato, la strada da seguire non è l’indebolimento dei controlli, ma l’emersione degli impianti irregolari e l’estensione delle verifiche.
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