Carburanti: sconto tagliato, ma per ora prezzi stabili

Il nuovo decreto.Il «taglio» delle accise di 12,2 centesimi è entrato in vigore il 1° dicembre, compensato però dalle tariffe al ribasso.

Dodici centesimi in più al litro. I carburanti sono tornati di nuovo salati, e gli automobilisti se ne sono subito accorti. Con l’inizio di dicembre, infatti, è stato «tagliato» lo sconto sulle accise di benzina, gasolio e gpl. È la conseguenza del decreto varato il 23 novembre dal governo Meloni, che ha rivisto l’entità dello sconto sulle accise introdotto a marzo dal precedente governo Draghi: in concreto lo sconto - a partire dal 1° dicembre - è stato ridotto di 10 centesimi al litro, che in virtù dell’Iva al 22% equivale a una riduzione dello sconto di 12,2 centesimi al litro. In altri termini: prima lo sconto sulle accise ammontava complessivamente a 30,5 centesimi al litro, mentre ora è sceso a 18,3 centesimi al litro.

Secondo i dati dell’«Osservatorio carburanti» del ministero dello Sviluppo economico, in provincia di Bergamo la gran parte delle stazioni di rifornimento ha un prezzo della benzina superiore a 1,65 euro al litro, mentre per il gasolio si è spesso sopra a 1,75 euro al litro

Al momento, l’impatto della riduzione dello sconto è stato mitigato da un fattore positivo: in questi giorni si sta assistendo a un ribasso temporaneo delle quotazioni dei prezzi dei carburanti, dunque i prezzi alla pompa erano già di per sé al ribasso; il rimbalzo dovuto alla «limatura» delle accise è appunto compensato da una congiuntura di mercato favorevole. Che, tuttavia, non si sa quanto durerà.

Attualmente, secondo i dati dell’«Osservatorio carburanti» del ministero dello Sviluppo economico, in provincia di Bergamo la gran parte delle stazioni di rifornimento ha un prezzo della benzina superiore a 1,65 euro al litro, mentre per il gasolio si è spesso sopra a 1,75 euro al litro. In concreto, qual è la traduzione del taglio allo sconto? Un calcolo interessante lo fornisce ViaMichelin, uno dei portali automobilistici più attendibili: con un prezzo della benzina di 1,68 euro/litro, un pendolare con una citycar spende 6,45 euro di benzina per un viaggio Bergamo-Milano, mentre con un prezzo a 1,56 euro/litro (appunto i 12 centesimi di accise in meno) spendeva 5,99 euro. C’è una differenza di 46 centesimi in più per ogni viaggio, circa 90 centesimi al giorno: un pendolare Bergamo-Milano che fa questo tragitto cinque giorni alla settimana spenderà 20 euro in più al mese solo per recarsi al lavoro.

Per la benzina, le accise – imposte che vanno nelle casse dello Stato, e non ai gestori delle pompe – equivalgono a 57,84 centesimi di euro per ogni litro: senza accise, in pratica, la benzina costerebbe poco più di un euro al litro; sul gasolio le accise ammontano a 46,74 centesimi ogni litro, per il gpl a 26,67 centesimi al litro.

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