Cassa integrazione, crollo di ore a luglio.
Tessile in sofferenza

IL REPORT. Un po’ più alta rispetto a maggio, ma decisamente ridimensionata rispetto a giugno. La cassa integrazione, a luglio, nella nostra provincia registra un calo del 67%. I dati Inps.

Un po’ più alta rispetto a maggio, ma decisamente ridimensionata rispetto a giugno. La cassa integrazione, a luglio, nella nostra provincia registra un calo del 67%. In particolare, le ore di cassa ordinaria autorizzate dall’Inps di Bergamo scendono di ben 73 punti percentuali: il picco di giugno aveva fatto registrare ben 980 mila ore di Cigo autorizzate, mentre a luglio la richiesta si è attestata a 286.078 ore. Anche la cassa straordinaria risulta in calo: dalle 365.840 ore di giugno alle 181.047 di luglio.

«Queste brusche variazioni mensili - precisa Orazio Amboni della Cgil di Bergamo - sono dovute al fatto che in un mese vengono autorizzate le richieste di cassa relative a periodi più lunghi, come è successo anche a marzo con un picco di oltre un milione di ore autorizzate, salvo vedere poi, ad aprile, un calo dell’84%».

La cassa del settore industriale è diminuita del 70% rispetto a giugno: per il 63% si tratta di cassa ordinaria (246.926 ore) e per il rimanente 37% (143.22 ore) di cassa straordinaria prevalentemente autorizzata per contratti di solidarietà (124.287 ore a fronte di 56.760 per riorganizzazione). È il tessile-abbigliamento il settore manifatturiero per il quale sono state autorizzate più ore: 207.937 a fronte di 72.827 ore della metalmeccanica (che conta molti più addetti) e di 90.919 ore della chimica. «Non sembra, quindi, che siano i rincari energetici a mettere in crisi le aziende - evidenzia Amboni - quanto, piuttosto, le difficoltà di mercato». Il settore edile (13.152 ore) e il settore commercio non presentano dati numericamente preoccupanti, anche se le 37.825 ore di quest’ultimo sono il dato più alto degli ultimi 13 mesi.

Ancora sopra i livelli pre-Covid

Da inizio anno, in sette mesi le ore di cassa sono di poco superiori (+0,7%) allo stesso periodo del 2022 (4.719.405), ma le 4.752.103 ore autorizzate quest’anno sono ancora più del doppio del periodo pre-Covid (1.999.176 nei primi sette mesi del 2019).

In particolare «è la cassa ordinaria a mantenere un trend elevato - afferma Amboni -: fatto uguale a 100 il 2019, la cassa ordinaria è ora a livello 328 mentre la cassa straordinaria è a livello 147».

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