Cavaliere del Lavoro, arriva la nomina per Carlo Pesenti

L’INVESTITURA. Una tradizione di famiglia: prima di lui l’onorificenza era infatti toccata al nonno e al padre. «Gioia da condividere con chi ha lavorato con me».

Una nomina nel segno della continuità e della tradizione di famiglia. Quando Carlo Pesenti ha saputo ieri, giovedì 1° giugno, di essere nel novero dei 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il suo primo pensiero è andato a nonno Carlo e papà Giampiero, che furono a loro volta Cavalieri, a testimonianza di una delle pochissime dinastie industriali italiane che può vantare questa investitura per tre generazioni consecutive. Carlo, attuale consigliere delegato di Italmobiliare, è stato nominato da Mattarella per il settore «terziario servizi finanziari», su proposta del ministro dello Sviluppo economico, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, e di concerto con il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

Ha da poco compiuto sessant’anni Carlo, essendo nato a Milano il 30 marzo 1963: sposato, padre di sei figli, si è laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano. Un master in Economia e Management alla Bocconi (ma c’è un forte legame anche con l’Università di Bergamo), è cresciuto all’ombra degli insegnamenti del padre Giampiero sia per quanto ha riguardato il fronte industriale sia quello finanziario. Tra le sue passioni, quelle sportive: in particolare golf, ciclismo e sci, mentre è noto a tutti l’amore per l’Atalanta (porta lo stemma della dea sulla cover del telefonino). Da presidente di Fondazione Pesenti porta avanti molti progetti, in particolare legati ai giovani, a Bergamo (come Gres Art, che restituisce alla città l’area industriale ex Gres ), ma non solo. Dopo un periodo di studi all’estero e alcuni incarichi nei primi anni Novanta, la sua carriera decolla nel 2001, quando è nominato direttore generale di Italmobiliare, di cui dal 2014 è consigliere delegato. Dal 2004 era stato anche consigliere delegato Italcementi, incarico tenuto fino al 2016, quando la società venne ceduta al gruppo tedesco Heidelberg.

Italmobiliare diversifica

Proprio la cessione delle attività cementiere, storico core business di famiglia, ha dato a Italmobiliare la spinta (e la liquidità) per esplorare nuovi «mondi» industriali, attraverso importanti investimenti. Le radici delle strategie di sviluppo rimangono le stesse anche se in uno scenario differente: creazione di valore per tutti gli azionisti, diversificazione del rischio non più per aree geografiche per lo stesso business, ma selezionando aree di sviluppo tra loro anticicliche e investendo in importanti marchi del made in Italy con alto potenziale.

Visione che negli ultimi 5 anni ha consentito a Italmobiliare guidata di Carlo Pesenti, di creare un gruppo industriale diversificato nei settori alimentare, energie rinnovabili, meccatronica, abbigliamento e salute che ha un fatturato aggregato di oltre 1,5 miliardi di euro con un margine superiore ai 250 milioni e circa 6mila occupati, realtà industriale che in Italia ha oggi una dimensione più ampia della Italcementi Italia ceduta nel 2016. La società ha già reinvestito circa 1,2 miliardi a fronte della valorizzazione per tutti gli azionisti di Italmobiliare di 1,7 miliardi della partecipazione in Italcementi ceduta.

«Sono riconoscente per l’onorificenza che il presidente Mattarella ha voluto conferirmi - sono state le prime parole “a caldo” di Carlo Pesenti -. Vorrei condividere il riconoscimento con tutte le persone con cui ho lavorato in questi decenni, da Italcementi a Italmobiliare, che oggi rappresenta un gruppo a livello aggregato di oltre 6 mila persone. La focalizzazione di investimenti su marchi di eccellenza del made in Italy ha permesso la crescita e lo sviluppo, non solo economico, ma anche manageriale e sostenibile, di un gruppo che mantiene le sue radici nel nostro Paese. Voglio dedicare un pensiero particolare a mio padre Giampiero e a mio nonno Carlo, che hanno ricevuto l’onorificenza nel passato a conferma dell’impegno della nostra famiglia per lo sviluppo delle imprese italiane».

Vicepresidente di Confindustria

Carlo Pesenti è stato vicepresidente di Confindustria nazionale (come il padre): porta la sua firma l’ultima riforma di sistema dell’associazione. Tornando ad Italmobiliare, oggi la holding di famiglia controlla Caffe Borbone, Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella, Capitelli, Callmewine, Italgen, Sidi e Casa della Salute e detiene partecipazioni rilevanti che prevedono la presenza nella gestione in Gruppo Tecnica, Autogas, Iseo e Bene Assicurazioni. Nel perimetro Italmobiliare c’è anche Clessidra, finanziaria attiva negli investimenti alternativi e private equity, che negli ultimi mesi ha compiuto operazioni rilevanti.

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