Ciclismo, made in Bergamo le pettorine dei Mondiali

RICICLABILI. La richiesta dell’Uci, l’Union cycliste Internationale: maglie di servizio riciclabili al 100% per ribadire l’impegno del mondo del ciclismo sul fronte della sostenibilità ambientale.

La risposta, made in Bergamo al 100% grazie ad un vero e proprio gioco di squadra. In campo Santini (è sua la regia del progetto), RadiciGroup, Sitip, Efi Reggiani e Acerbis. Il palcoscenico per il debutto è prestigioso: Mondiale di ciclismo a Glascow, il primo che raccoglie la maggior parte delle discipline, dal 3 al 13 agosto, in un’unica location.

«L’Uci, di cui siamo partner storico, si è rivolta a noi per realizzare delle pettorine per lo staff dell’evento, che fossero riciclabili a fine vita – commenta Paola Santini, marketing manager Santini cycling weari -. È nato così un progetto di economia circolare che ha coinvolto cinque aziende della provincia bergamasca. L’unione delle forze di queste imprese ha creato un prodotto di eco-design, a Km zero perché sviluppato totalmente nel nostro territorio e nato con l’idea di una seconda vita dopo il suo utilizzo». Dopo il riciclo, infatti, resteranno nel «circuito» ciclistico sotto forma di paramani montati sui manubri delle mountain-bike.

Le fasi produttive delle pettorine che saranno indossate da fotografi, steward e personale di sevizio alle gare, prevedono che il prodotto sia eco-friendly dalla nascita. I tessuti sono stati realizzati con un filato in nylon realizzato da RadiciGroup: un materiale termoplastico e infinitamente riciclabile, dunque fortemente legato al tema della sostenibilità posto da Uci per degli indumenti che hanno un tempo di utilizzo «limitato». Il filato viene poi fornito alla Sitip di Cene che produce il tessuto indemagliabile «Aras Ng», composto al 100% da poliammide e totalmente riciclabile. Si tratta del primo tessuto di questo materiale in grado di rispondere alle richieste di performance legate alla stampa transfer (resa del colore, miglior resistenza allo sfregamento e al sudore) richieste dalla terza azienda coinvolta nel progetto, cioè la Efi Reggiani. Un valore aggiunto è costituito dal fatto che l’azienda di Grassobbio , oltre ad aver scelto i nuovi inchiostri a base acqua Iris Plus, ha scelto una soluzione di stampa su carta transfer che non consuma acqua e quantità minima di energia al metro quadrato.

Progetto made in Bergamo

Il tessuto bianco di Sitip e la carta transfer stampata da Efi Reggiani arrivano quindi a Santini che si occuperà di trasferire tutte le grafiche «Uci Glasgow 2023» dalla carta al tessuto per poi cucire le pettorine utilizzando esclusivamente fili e componenti realizzati in nylon o materiale chimicamente affine. Questo per consentire poi alle pettorine, a fine vita, di entrare direttamente nel percorso di riciclo di RadiciGroup senza ulteriori lavorazioni.

A questo punto, entra in gioco l’Acerbis di Albino. Il materiale così ottenuto può infatti diventare il componente di un prodotto finito e firmato Acerbis: i paramani X-Elite che vengono posizionati sui manubri di alcune mountain bike per proteggere le mani da elementi esterni e le leve dei freni da cadute.

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