«Diagnosi malattie genetiche con l’intelligenza artificiale»

L’innovazione. La piattaforma della bergamasca Kaleidos aiuta i medici nel raccogliere dati preziosi e ricostruire possibili rischi per i pazienti.

L’impresa sociale bergamasca Kaleidos ha già sistemato i propri bagagli nel bio Incubatore di Siena, mentre per tutto l’anno sarà fra le sei realtà monitorate da un altro importante riconoscimento dedicato alla salute in ambito digitale: «eHealth4all», premio di ClubTi-Club per le tecnologie dell’informazione di Milano, che seleziona la miglior App digitale per la prevenzione. La realtà di medicina digitale guidata da Marco Crimi, biotecnologo e amministratore esecutivo di Kaleidos, sta inanellando negli ultimi mesi un successo dietro l’altro e ora ha iniziato l’attività nell’incubatore d’impresa di Fondazione Toscana Life Sciences, affiancata nella ricerca, sviluppo marketing, accesso a bandi internazionali e individuazione di investitori per la crescita del progetto Genome Access, prima piattaforma di counseling genetico 100% digitale.

Proprio la piattaforma ideata da Kaleidos ha vinto a dicembre il Premio 2031, risultando fra le 26 start up selezionate su 450 partecipanti, avendo l’occasione di essere inserita in un percorso di incubazione e accelerazione di alto livello. «Le malattie genetiche riconosciute sono ormai diecimila - spiega Crimi, - per questo stanno fiorendo nuove figure professionali come quelle del counsellor genetico che aiutano gli specialisti a costruire una diagnosi e un trattamento migliore nel paziente che ha nella genetica una peculiarità legata alla malattia. La nostra piattaforma supporta questi esperti grazie all’intelligenza artificiale, permettendo di raccogliere dati e informazioni sulla famiglia che ricostruiscono un rischio genetico e aiutano lo specialista a identificare possibili correlazioni». L’obiettivo è sia medico, ma anche di consapevolezza nel paziente, che impara a conoscere meglio la propria storia genetica. Dopo pubblicazioni scientifiche in materia, l’interesse generato da Genoma Access ha toccato anche il premio eHealth4all. Crimi e il suo team, infatti, lo hanno repertato a Roma, in Campidoglio, ed ora il Comitato Scientifico del premio, lo ha selezionato fra i sei progetti che per un anno, fino a ottobre 2023, saranno monitorati in attesa di vedere decretato il migliore.

Nel frattempo la squadra orobica composta da circa 15 persone, impegnate anche in start up di telemedicina, continua la propria ricerca, inserendosi in un panorama di interesse crescente. «Regione Lombardia negli ultimi anni ha dimostrato grande attenzione per la ricerca sulle malattie genetiche e sulla possibilità di identificare precocemente delle situazioni di criticità - spiega il biologo -. A febbraio faremo un focus promosso da Telethon sul tema degli screening neonatali, una delle possibili analisi su cui il Sistema Sanitario Nazionale sta investendo molto».

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