Duci, missione scandinava per sostituire linee elettriche

La commessa La controllata locale della società di Vilminore è stata incaricata di occuparsi in Norvegia del nuovo tracciato ad alta tensione lungo 74 chilometri .

Prestigiosa commessa dalla Norvegia per l’azienda scalvina Duci, che attraverso la controllata Duci Norge (nata nel 2016 proprio per seguire altri progetti nei paesi nordici), lavorerà alla sostituzione di una linea elettrica lunga 74 chilometri, tra Kvandal e Kanstadbotn lungo il confine tra le contee di Nordland e Troms e Finnmark.

Per Duci Norge si tratta di una delle commesse più importanti della sua storia, che vedrà la società orobica lavorare in qualità di subappaltatore per le fondazioni nel progetto «Statnett SF linea 132 kV Kvandal-Kanstadbotn». Statnett SF è la società statale norvegese, responsabile della rete elettrica del Paese: il progetto a cui l’impresa parteciperà riguarda una linea elettrica che fa parte della rete centrale norvegese e costituisce una delle principali vie di fornitura di energia elettrica a Lofoten, Vesterålen e Hålogaland. La linea attualmente esistente, da 132 kV, è ormai a fine ciclo, e la nuova linea di trasmissione ad alta tensione sostituirà quella esistente.

Si lavorerà in condizioni meteo estreme: per il trasporto materiali vengono spesso utilizzati anche elicotteri

Grazie alla commessa Duci torna con il suo organico (una quarantina di persone tra tecnici, geologi, topografi e operai) in Norvegia, dopo la fine dell’ultimo subappalto nel 2019 e uno stop di due anni dovuto principalmente all’emergenza sanitaria globale. Il progetto prevede la costruzione di oltre 250 nuove torri in acciaio e materiale composito: la fine dei lavori è prevista per il 2024.

I lavori verranno eseguiti in condizioni meteo molto diverse dall’Italia. «Condizioni ambientali e meteorologiche estreme, con neve e gelo – continuano -. Per il trasporto materiali e componenti d’acciaio vengono spesso utilizzati elicotteri per non rendere necessaria la costruzione di strade per il passaggio di mezzi pesanti: così e grazie a un rigoroso sistema di restrizioni, la flora, la fauna e il paesaggio locale possano essere preservati, nonché i siti di allevamento di renne e le riserve naturali».

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