Edilizia in affanno in Bergamasca
«Colpiti mentre ci stavamo rialzando»

Nel trimestre marzo-maggio massa salari in forte flessione. La presidente Pesenti: bene il Superbonus, ma riscontri modesti sulle altre proposte.

«Gli anni più duri sembravano alle spalle, invece il Covid ha cambiato tutto». La presidente di Ance Bergamo, Vanessa Pesenti, che ieri ha parlato all’assemblea annuale dell’associazione, parte dai dati: «A gennaio l’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni rilevava che il 2019 aveva registrato un aumento degli investimenti in costruzioni del 2,3% rispetto all’anno precedente. Anche a livello locale i dati della Cassa edile relativi al 2019 confermavano la ripresa con un aumento del numero delle imprese iscritte del 5%, dei lavoratori attivi dell’11,6% e della massa salari del 5,8%. Non era immaginabile lo tsunami che si sarebbe abbattuto su di noi, quando ci siamo trovati ad affrontare il peggior dramma umano, sociale ed economico dalla fine del secondo conflitto mondiale».

Segno meno nei dati
La pandemia ha portato a una flessione su base annua, secondo l’Istat, del 25,2% nei primi quattro mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019. «Dati analoghi sono stati registrati dalla nostra Cassa edile, con una riduzione della massa salari del 53% a marzo, del 75% ad aprile e del 17% a maggio - dice Pesenti -. Al momento l’occupazione tiene, grazie al ricorso agli ammortizzatori sociali, anche perché i cantieri riaperti il 4 maggio devono terminare i lavori avviati in precedenza. La paura è per l’autunno».

Dal momento della ripartenza Ance non è stata a guardare. «Sul piano politico abbiamo presentato al governo un pacchetto di proposte - ricorda Pesenti - un “Piano Marshall” per l’Italia per spendere subito tutte le risorse ferme nei cassetti dell’amministrazione pubblica e per rilanciare l’economia e in particolare il nostro settore». Pesenti cita l’iniziativa della Regione per permettere ai Comuni lombardi di investire subito 400 milioni in opere pubbliche, mentre per il 2021 sono a disposizione 2,6 miliardi per ulteriori interventi. «La bontà dell’iniziativa - afferma - è confermata dal fatto che già 226 comuni bergamaschi, su un totale di 243, hanno aderito al piano regionale».

«Servono certezze»
Per Pesenti è positivo il varo del Superbonus al 110%: «È uno strumento che, accompagnato dall’estensione della cedibilità dei crediti di imposta, ha grandi potenzialità. Ance stima importanti potenziali benefici economici, oltre che sociali e ambientali, con 6 miliardi di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di ricadute sull’economia da qui a fine 2021. Ma occorrono chiarezza e semplicità nelle procedure attuative, che ancora mancano, con il risultato che i proprietari di immobili rimangono in attesa di certezze, rimandando lavori già programmati».

«Sul resto delle proposte i riscontri sono modestissimi, se non nulli - continua Pesenti -. Il recente assenso del Consiglio europeo alla proroga dello split payment è solo l’ultimo esempio di richieste inascoltate. Anche il decreto Liquidità ha prodotto misure di supporto debolissime e il decreto Rilancio, Superbonus a parte, è nato privo di tutto il capitolo degli appalti pubblici. Il Consiglio dei ministri solo lunedì notte ha dato il via libera al provvedimento sulle semplificazioni, ricorrendo però alla modalità di approvazione “salvo intese”, che prolunga la trattativa all’interno della maggioranza, quindi bisognerà aspettare il testo definitivo».

Secondo Pesenti occorre ridare fiducia alle imprese tagliando la burocrazia e le lungaggini che «rischiano di essere letali. A novembre - ricorda - durante la visita del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli avevamo chiesto il regolamento attuativo del Codice degli appalti, ma ad oggi non si è visto nulla. Chiediamo non solo di semplificare e ridurre le tempistiche di gara, ma anche il processo a monte: basti pensare che per opere sopra i 100 milioni ci vogliono 16-18 anni per arrivare alla gara». Per la ripresa, secondo Pesenti bisogna spingere sull’ammodernamento delle infrastrutture, «in primis il potenziamento del collegamento ferroviario tra Bergamo e Milano integrato con l’aeroporto, ma anche il collegamento autostradale tra Bergamo e Treviglio, realizzare la Teb 2, nonché provvedere alla manutenzione dell’esistente e alla rigenerazione urbana e territoriale». Proprio su quest’ultimo tema Ance il 21 luglio organizza un webinar in cui si confronteranno l’associazione, le istituzioni regionali e locali e gli ordini professionali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA