Energia, Siad fornitore del centro francese Cea. E ordine green in Egitto

L’investitura La società bergamasca diventa partner dell’Hub di ricerca sulle fonti alternative di Grenoble. E nel Paese africano commessa per maxi-compressore.

Importante «investitura» sul fronte della ricerca energetica a livello internazionale per la bergamasca Siad che diventa fornitore del Cea di Grenoble, il centro francese di ricerca per l’energia atomica ed energie alternative. In concorrenza con i principali player a livello globale, il gruppo bergamasco ha infatti partecipato e vinto alcuni lotti significativi della gara europea relativa alla fornitura, della durata di un anno, di gas di altissima purezza e miscele speciali (tra questi Argon e azoto 6.0, neon in idrogeno, ammoniaca in aria, ossigeno in elio, acido fluoridrico in azoto) che andranno ad alimentare le attività dell’ente pubblico definito tra i più innovativi a livello mondiale, che vede all’opera quasi 5 mila ricercatori impegnati nei vari settori, dalle nanotecnologie alla microelettronica.

Soddisfazione da parte del presidente Siad Roberto Sestini: «Questa prima fornitura di notevole importanza è stata acquisita dopo un lungo processo di qualificazione e d’ora in avanti costituirà una referenza estremamente importante per lo sviluppo del mercato francese per questa linea di prodotti». Siad rifornirà il Cea con gas realizzati nel laboratorio di ricerca di Osio Sopra. Una fornitura prestigiosa, quella francese, che consolida anche la presenza Siad sul territorio transalpino, dopo la costituzione nel 2020 di Siad France, specializzata nella vendita e distribuzione di gas speciali e puri.

Impianto a basso impatto

Accanto a questa novità, un’altra per Siad Macchine Impianti che arriva sempre dall’estero: l’azienda ha infatti da poco terminato la costruzione di un compressore orizzontale azoto, fornendolo alla Technip Energies Italy Spa, società leader nella progettazione e costruzione di grandi impianti Oil&Gas. L’impianto, dopo aver superato con successo le fasi di test e collaudo nelle officine Siad, è già stato inviato alla destinazione finale: si tratta dell’Assiut National Oil Processing Company nell’Egitto centrale, dove è sorta una grande raffineria.

«Al di là del valore economico della commessa - spiega il presidente Roberto Sestini -, questo compressore è caratterizzato da un forte approccio green, con soluzioni che riducono l’impatto ambientale»

«Al di là del valore economico della commessa - spiega il presidente Sestini -, questo compressore è caratterizzato da un forte approccio green, con soluzioni che riducono l’impatto ambientale». Si tratta di un macchinario all’avanguardia, di ultima generazione, studiato su misura per le esigenze del cliente: «L’azoto compresso - puntualizza Sestini -verrà utilizzato per la circolazione del gas tramite l’innovativa tecnica di hydrocracking, nella sezione di desolforazione, nel reforming catalitico e nell’unità di produzione idrogeno». Il compressore permetterà la fornitura di prodotti petroliferi pregiati, minimizzando le emissioni in atmosfera e massimizzando la produzione di Gpl, nafta e gasolio. Il nuovo polo di raffinazione egiziano è stato progettato dalla francese Technip (con controllata in Italia) per massimizzare lo sfruttamento, tramite l’innovativa tecnica dell’hydrocracking, del mazut, prodotto a basso valore trasformato in combustibili ad alto valore, in particolare diesel.

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