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Mercoledì 17 Settembre 2025
Filtro antispoofing contro le chiamate indesiderate, i consumatori: sul telemarketing passi insufficienti
LA NOVITÀ. Dal 19 agosto bloccate 43 milioni di chiamate, ecco i primi risultati del regolamento Agcom. «Urge anche un intervento sul piano normativo».
Dal 19 agosto 2025 è entrato in funzione un filtro tecnologico contro le telefonate indesiderate. Si chiama blocco anti-spoofing e, in pratica, responsabilizza le compagnie telefoniche perché siano loro a impedire che quando ci chiama un call center all’estero questo si presenti sul display del nostro smartphone come un numero italiano che sembra di rete fissa.
Un trucco diffusissimo per ingannare i consumatori: del resto tutti noi siamo più inclini a rispondere quando il chiamante sembra nella nostra stessa città. In realtà non è così, si tratta appunto di spoofing, cioè il camuffamento del numero chiamante, spesso antefatt o di numerose truffe.
L’Agcom nei giorni scorsi ha comunicato i primi risultati delle misure anti-spoofing: bloccate 43 milioni di chiamate, ossia 1,3 milioni di chiamate di spoofing al giorno
L’Agcom nei giorni scorsi ha comunicato i primi risultati delle misure anti-spoofing: bloccate 43 milioni di chiamate, ossia 1,3 milioni di chiamate di spoofing al giorno.
«Si tratta indubbiamente di un passo avanti importante, ma insufficiente - afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori -. Non basta, insomma, intervenire per contrastare la pratica illegale dello spoofing. Anche quando il 19 novembre si potrà intervenire contro le telefonate provenienti dall’estero con numero mobile italiano, le chiamate illegali fatte a chi è iscritto al Registro delle opposizioni continueranno copiose. Il teleselling selvaggio non dipende, infatti, solo dal camuffamento del numero telefonico del chiamante. Per questo urge anche un intervento sul piano normativo».
«Abbiamo chiesto che nella legge sulla concorrenza in discussione ora al Senato - conclude Dona - si metta mano alla materia, togliendo valore ai contratti fatti al telefono su luce e gas, obbligando i call center a usare la numerazione riconoscibile indicata dall’Autorità delle comunicazioni, ossia lo 0844, modificando il Codice del Consumo per considerare pratica commerciale aggressiva anche una singola chiamata a chi è iscritto al Registro delle Opposizioni, precedendo indennizzi per chi le riceve».
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