Gewiss e quella placca «intelligente» che controlla consumi e perdite in casa

L’innovazione. «EgoSmart» è un brevetto rivoluzionario, primo al mondo nel suo genere. Alla presentazione l’astronauta Nespoli: «In ogni campo bisogna osare, oltre il possibile».

«Osare sognare cose impossibili, svegliarsi e darsi da fare per realizzarle». Ma anche «fare gioco di squadra, avere preparazione, fiducia, condividere le responsabilità». E soprattutto «tendere verso lo sviluppo e l’innovazione: che vuol dire cambiare, adattarsi, evolversi. Essere eccellenti e integri. E fare attenzione alla sostenibilità del nostro, perché chi ci va di mezzo siamo noi». Le parole dell’astronauta Paolo Nespoli, andato tre volte in orbita sulla Stazione spaziale internazionale per un totale di 313 giorni, 2 ore e 36 minuti, si adattano perfettamente all’ultima creatura di casa Gewiss presentata nello Experience Center aziendale.

«Due anni fa ci siamo guardati intorno per capire come far evolvere le nostre proposte - ha spiegato l’amministratore delegato Paolo Cervini, approdato a Cenate Sotto nel 2019 -. Lavorando in team abbiamo individuato in particolare due punti chiave: qualità della vita e sicurezza. Così abbiamo avviato un percorso di innovazione, per creare valore, ma volevamo che fosse una innovazione alla portata di tutti, anche da un punto di vista economico. Eravamo determinati nel voler creare qualcosa di unico e nuovo».

Il risultato è stato il sistema «EgoSmart», brevetto Gewiss che si integra con la linea ChoruSmart: «Un prodotto rivoluzionario - ha sottolineato con orgoglio Cervini -. Siamo i primi in assoluto a proporre questa placca intelligente in tecnopolimero satinato capace di dialogare con i dispositivi e i sensori presenti in un’abitazione». Non solo una placca, in realtà, ma una soluzione completa, con punti di comando ai quali si possono aggiungere più funzioni senza bisogno di interventi murari e un design pulito che integra informazioni sullo stato dell’impianto, segnala il superamento delle soglie di consumo, lo stato delle luci e delle finestre, ma anche eventuali perdite di acqua o la presenza di fumo e gas. Il tutto può essere gestito tramite una app che con massimo due tocchi sul display permette di accedere a ogni funzione nel segno della semplicità.

«Le cose migliori sono le più semplici», aggiunge anche Nespoli. Classe 1957, brianzolo, laurea in Ingegneria aerospaziale negli Usa, oggi l’ex astronauta insegna al Politecnico di Milano: «Ai miei studenti di Ingegneria ripeto sempre che devono disegnare cose semplici, quelle complicate rischiano di andare a braccetto coi problemi». Non a caso dal 2010 la Stazione spaziale internazionale (che si trova a 400 chilometri dalla Terra e viaggia a una velocità) non si raggiunge più con lo Shuttle, «bellissimo, però troppo difficile da gestire», ma con la navicella russa Soyuz, «più essenziale e sicura».

Quando Neil Armstrong mise piede sulla Luna il 21 luglio 1969 Nespoli era un ragazzino. «A chi mi chiedeva cosa volevo fare da grande - ha raccontato - rispondevo che volevo fare l’astronauta. Nessuno lo riteneva possibile, mi guardavano straniti, ma io ci ho sempre creduto e alla fine ce l’ho fatta». Avere visione industriale è un po’ come essere capaci di sognare. Gewiss, fondata da Domenico Bosatelli pochi mesi dopo il primo allunaggio sull’intuizione rivoluzionaria dell’uso del tecnopolimero nell’impiantistica elettrica, oggi vanta oltre 1.600 dipendenti, siti e filiali in 16 Paesi nel mondo e un fatturato di gruppo che supera i 400 milioni. Anche questo, più di mezzo secolo fa, sarà sembrato un sogno impossibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA