Il mercato delle auto in recupero: +18,6%. «Ma vecchi ordini»

PRIMO SEMESTRE . La ripresa delle consegne di vetture ha sbloccato le immatricolazioni anche in Bergamasca. «Ecoincentivi non ancora esauriti, clienti ora prudenti».

Al giro di boa dei primi 6 mesi di quest’anno, il mercato dell’auto della Bergamasca mette a segno un +18,6% (+18,1% il solo mese di giugno) rispetto allo stesso periodo del 2022. A livello nazionale la crescita è in rallentamento (+9,2% a giugno, ma +23% nel semestre), con un piccolo recupero delle auto «con la spina» (elettriche e plug-in) che salgono a quota 9,8% del mercato.

«E’ vero che sono aumentate le consegne – osserva Loreno Epis, presidente della categoria Autosalonisti di Ascom Bergamo e titolare dell’omonima rivendita di auto di Scanzorosciate – ma si tratta di autovetture ordinate tempo fa. La cartina tornasole dell’andamento del mercato è il mancato esaurimento degli ecoincentivi. La recessione si sente, la gente deve fare i conti con l’aumento dei prezzi e i mutui da pagare, con tassi al rialzo. I listini delle vetture sono alti e le paghe basse, in tanti non si possono permettere l’acquisto di un’auto nuova. L’usato costa meno, ma devo dire che non c’è la corsa all’acquisto». I numeri delle immatricolazioni sono in crescita, ma “il vero confronto dobbiamo farlo con il 2019, prima della pandemia. E qui la differenza è pesante».

«Venivamo da un periodo in cui le consegna andavano a rilento – precisa Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Ascom Bergamo e direttore di Ghinzani Group – ora la fabbriche producono di più e sono aumentati i volumi. E credo che anche nel prossimo semestre si targherà ancora bene, perché le Case costruttrici stanno cercando di recuperare quote di mercato e ora ci sono più auto in disponibilità. Un recupero cui contribuiranno in particolare le Kilometri zero (le vetture auto-immatricolate dai concessionari per raggiungere i budget prefissati e poi girate sul mercato dell’usato, ndr) e i noleggi. Nei prossimi mesi dovrebbero anche scendere un po’ i prezzi del nuovo, visto che ora c’è maggior disponibilità di auto».

Tra gli operatori del settore sono vari i commenti sull’andamento del mercato. «Il primo semestre del 2023 – dice Plinio Vanini, presidente di Autotorino - si è rivelato consistente per le nostre due sedi di Curno e Bergamo, sia a livello di ingressi (+28% sullo stesso periodo del 2022), sia di acquisti (+23%). Un risultato trainato in particolare dall’usato, per il quale è cresciuto del 43% il numero di clienti interessati». Sul fronte dell’elettrico all’Autotorino riscontrano un aumento «del trend d’attenzione per il segmento: nelle nostre due sedi della provincia sono raddoppiati gli ingressi di persone interessate ai modelli full-electric». Numeri «indicatori – sottolinea Vanini - che pongono la provincia di Bergamo al di sopra della media delle 23 province in cui operiamo; anche luglio, che già risente della flessione estiva, sta confermando un trend lievemente superiore all’anno scorso. La disponibilità dei fondi ecobonus con cui Regione Lombardia integra il contributo nazionale può rappresentare un supporto decisivo ai mesi estivi».

«Quello che potrebbe sembrare un andamento florido del mercato – commenta Massimo Patti, manager del marchio Renault per il Gruppo Carmeli - in realtà è la conseguenza dello scarico degli ordini acquisiti diversi mesi fa. Se vediamo il fenomeno in termini assoluti, il 2023 sta recuperando il cosiddetto portafoglio degli ordini che in qualche caso riguarda commesse acquisite addirittura nel 2022. Su vetture elettrificate abbiamo ordini che dobbiamo ancora evadere e che risalgono all’agosto dell’anno scorso». Una sottolineatura importante quella sulla mancata coincidenza tra immatricolazioni e raccolta delle ordinazioni di vetture nuove. «La presa ordini – aggiunge - è legata al sentiment attuale del mercato, quindi alla frequentazione dei saloni e dei siti web. Sotto questo profilo la stagnazione è abbastanza pronunciata ed è iniziata a febbraio, in concomitanza con l’esaurimento degli ecoincentivi per i motori termici. Se dovessimo fare un confronto della presa ordini nel 2023 sul 2022, riscontriamo sicuramente un calo, stimabile attorno all’8% su base nazionale».

«Nel complesso siamo soddisfatti dell’andamento di questi primi 6 mesi dell’anno – commenta Gabriele Accorigi, responsabile vendite Rivoltella spa -. Sicuramente rispetto allo scorso 2022 riusciamo a consegnare le vetture in tempi più brevi e questo ci aiuta in fase di acquisizione ordini a non scoraggiare i potenziali acquirenti. Non siamo purtroppo a livelli pre Covid, speriamo nei prossimi mesi di mantenere questo trend; anzi di migliorarlo, così da chiudere l’anno positivamente.

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