Il mondo s’incontra alla Fiera delle valvole: «Scommessa vinta»

In Fiera. Tra gli stand anche una delegazione irachena. In aumento i visitatori stranieri e i buyer internazionali. Ghilardi: «Oggi Ivs è il miglior summit del settore».

Dopo aver incassato il raddoppio delle imprese espositrici straniere rispetto all’edizione del 2022 (salite a 54, su un totale di 310 realtà), la «due giorni» del summit internazionale delle valvole industriali (Ivs) organizzato da Promoberg e Confindustria Bergamo ha preso il via ieri alla Fiera di Bergamo registrando anche un importante incremento delle presenze dei visitatori oltre confine, tra delegazioni, buyer e operatori internazionali, giunti in città da una sessantina di paesi sparsi su tutto il globo. Arrivi favoriti anche dalle sinergie con Ice, Avr Anima, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Sace, ma soprattutto dal livello qualitativo della manifestazione, che in particolare quest’anno, a detta dei riscontri registrati ieri, ha alzato notevolmente il già elevato standing.

Tra gli endorsement più importanti raccolti ieri, spicca quello dell’ambasciatore dell’Iraq a Roma, Saywan Barzani, giunto in via Lunga insieme ad una nutrita delegazione del suo paese, per partecipare ad un focus dedicato alle opportunità per la filiera delle valvole in Africa e Medio Oriente (a cui hanno partecipato anche l’ambasciatore italiano in Nigeria, Stefano De Leo, in collegamento) e il presidente del Consiglio d’affari italiano iracheno, Salar Omer Salih), ma soprattutto per sviluppare nuovi rapporti commerciali. «L’Iraq è uno dei più grandi produttori di energia nel mondo (petrolio e gas) – spiega l’ambasciatore, a margine del convegno -, e quindi ho voluto partecipare personalmente al Summit di Bergamo. L’Italia e l’Iraq sono due paesi amici da molto tempo, voi avete la migliore tecnologia, noi l’energia in abbondanza, che possiamo tranquillamente duplicare o triplicare. La settimana scorsa abbiamo firmato con Sace un accordo per incrementare l’export Made in Italy in Iraq e supportare gli investimenti nel settore privato fino a un miliardo di euro, in ottica di diversificazione dal settore dell’Oil&Gas: un passo concreto per l’industria italiana, che è la più importante per il nostro paese».

La sensazione è che, oltre a mettersi in bella evidenza, molte imprese espositrici hanno sviluppato operazioni importanti, favorite anche dalla presenza di diverse realtà (soprattutto tra Europa, Asia, Medio Oriente, Emirati Arabi e Usa) con fatturati miliardari. Tra i più soddisfatti dell’ottima partenza del summit, i vertici delle aziende bergamasche che hanno per prime creduto e sostanzialmente «fondato» con gli organizzatori la manifestazione, che non a caso legano la quasi totalità dei loro fatturati (con percentuali che vanno dal 70 al 95%) all’export.

«Dieci anni fa sembrava un sogno, un’utopia, ma ci abbiamo sempre creduto ed oggi Ivs è il miglior summit a livello mondiale di una filiera d’eccellenza che vede Bergamo protagonista nel mondo, una scommessa vinta» è la sintesi di quanto rimarcato da Marco Ghilardi, amministratore delegato di Starline Spa di Costa di Mezzate; Antonio Sonzogni, della Bfe di Albano Sant’Alessandro; Claudio Piccinini, della Lvf di San Paolo d’Argon; Fabio Brevi, del gruppo Omb di Cenate Sotto, e Sergio Carrara, della Carrara Spa di Adro. A cui fa eco la giovane manager Giorgia Oldrati, terza generazione dell’azienda di Villongo fondata 60 anni fa dal nonno Vanni e con il papà Manuel nel ruolo di a.d.: «Dopo averne sentito parlare in casa da sempre – osserva Giorgia Oldrati – sono alla mia prima Ivs, ed è bellissimo potersi confrontare direttamente con migliaia di operatori di tutto il mondo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA