Italgen: 50 milioni in tre anni per nuovi impianti rinnovabili

Piano 2023-2025. La società controllata da Italmobiliare punta forte sul fotovoltaico. Il dg Musicco: «Così raddoppieremo la capacità energetica, progetti anche in Bergamasca».

Venticinque milioni di investimenti già sostenuti, altri 50 entro il 2025 per realizzare nuovi impianti fotovoltaici per 50 megawatt. Raddoppierà così la capacità installata di Italgen, società energetica del gruppo Italmobiliare, concessionaria di 28 centrali idroelettriche sparse per la penisola, dodici della quali nella Bergamasca, tutte telecontrollate dalla sala operativa

di Villa di Serio. Formalmente Italgen è nata nel 2001, ma la sua storia risale a più di cent’anni fa, quando ai primi Novecento Cesare Pesenti, che a soli 20 anni si era laureato in Ingegneria idraulica al Politecnico di Aquisgrana, ebbe l’intuizione pionieristica di realizzare impianti che usavano energia rinnovabile per alimentare i propri cementifici. Quando nel 2016 Italcementi è stata ceduta al gruppo tedesco HeidelbergCement, Italgen è rimasta nell’orbita Italmobiliare. Oggi dà lavoro a una settantina di persone, produce e distribuisce energia elettrica da fonti 100% green con una capacità complessiva installata di 74 megawatt, fatturando circa 45 milioni l’anno.

«Negli ultimi 18 mesi abbiamo acquisito 11 concessioni idroelettriche in Piemonte e in Lombardia grazie a tre operazioni che hanno riguardato il 100% di Idroenergy e Idrodezzo e il 51% di Rovale - racconta Luca Musicco, consigliere delegato e dg di Italgen dal 2020 -. In parallelo, stiamo investendo anche nel fotovoltaico sia per diversificare le fonti, sia per ridurre i costi dell’energia». Due impianti fotovoltaici sono già stati realizzati in Lombardia: Italgen ha installato 4.000 pannelli sul tetto degli stabilimenti produttivi Sisma a Bollate (Milano) e Valdaro (Mantova) per una capacità complessiva di 1,8 megawatt, che consentiranno di far risparmiare circa 400 mila euro per il 2023. A Modugno, in Puglia, è invece in corso il recupero ambientale di un’area di circa 19 ettari sulla quale sorgerà un parco fotovoltaico da 5,5 megawatt nominali là dove un tempo c’era una cementeria con la sua cava di gesso dismessa. «Italmobiliare ha spinto sull’acceleratore: quest’anno vedremo entrare in funzione un nuovo impianto ogni due mesi - anticipa Musicco -. Ne abbiamo in costruzione in Lombardia, in Piemonte, nelle Marche, in Puglia, ma stiamo valutando alcuni progetti anche in Bergamasca».

Idrogeno, la nuova frontiera

Con una visione di lungo termine, Italgen sta anche investendo in ricerca sull’idrogeno, che però potrà giocare un ruolo importante solo a partire dalla seconda parte del decennio. «La tecnologia è ancora acerba e senza incentivi governativi l’attività non è profittevole - puntualizza Musicco -. Noi, però, ci siamo portati avanti avviando uno studio sull’idrogeno verde col Politecnico di Milano. Rispetto ad altri siamo avvantaggiati sia perché abbiamo già un cuore 100% green, sia perché dalla nostra centrale di Villa di Serio possiamo telecontrollare gli impianti. L’idea è generare idrogeno verde a partire delle nostre energie rinnovabili attraverso elettrolisi, per poi venderlo o al settore trasporti o alla grande industria lombarda, perché il limite di questa fonte di energia è di non poter coprire lunghe tratte per l’incidenza dei costi di trasporto. Siamo in rete con alcune aziende energivore che sanno che Italgen è in grado di produrre idrogeno verde, ma dobbiamo aspettare che i tempi siano maturi: quando ci sarà un quadro normativo preciso e partiranno gli incentivi per la riconversione a idrogeno di impianti e veicoli noi saremo in prima linea».

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