La furia del meteo risparmia le vigne.«Vendemmia salva»

L’ATTESA. Le zone più vocate a vigneto sono rimaste illese dai fenomeni più violenti ma resta l’apprensione. Con le piogge riappare la peronospora: danno del 20%.

Anche se questa è l’estate dell’incertezza meteo, al momento si può dire che il maltempo, nei giorni scorsi implacabile nei confronti di molte colture in Bergamasca (in primis mais e soia che hanno perso anche il 50% della produzione), abbia risparmiato i vigneti, salvando, per ora e facendo gli scongiuri, la vendemmia bergamasca.

Quasi incolumi infatti, le denominazioni Valcalepio e Moscato di Scanzo: una buona notizia per un comparto che in provincia conta 300 aziende produttrici di uva e 85 che imbottigliano con etichette proprie. Per il 2023 è prevista una produzione superiore ai 40 mila ettolitri, suddivisi in 2,5 milioni di bottiglie Doc Valcalepio e Terre del Colleoni, 3 milioni di bottiglie a Indicazione Geografica, 300 mila Spumante Metodo classico, tra cui 100 mila Doc Terre del Colleoni e 60 mila bottiglie da mezzo litro di Moscato di Scanzo Docg. Da Grumello a Pontida, tutta la fascia di coltivazione dell’uva non ha risentito dei violenti fenomeni atmosferici, veri disastri che hanno seminato gravi danni altrove. Le precipitazioni diffuse hanno comunque richiesto una maggior attenzione da parte dei viticoltori, presenti in campo per diradare le foglie, nella speranza di rivedere sprazzi di sole, indispensabile per portare a termine la maturazione dell’uva. L’inizio della vendemmia è fissato per gli ultimi giorni di agosto, con l’avvio, come tradizione, delle basi spumante.

Se solo qualche settimana fa i produttori avevano previsto un surplus di produzione, proprio per l’annata meno siccitosa rispetto al 2022, oggi le stime parlano di un – 20%. «Attendiamo giornate soleggiate per arrivare nel migliore dei modi alla vendemmia – auspica Enrico Rota, presidente Consorzio di Tutela Valcalepio -. In annate incerte, come quella attuale, torno a ribadire l’importanza di produrre vini Doc come il Valcalepio, il vino ambasciatore di Bergamo, che grazie al disciplinare di produzione, garantisce il consumatore finale ma nel contempo permette una migliore remunerazione ai viticoltori».

La quantita di uva cala, ma la qualità è ok

Sergio Cantoni, direttore della Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d’Argon, sottolinea come «fortunatamente ci siamo salvati dalle grandinate, ma a causa della troppa pioggia abbiamo dovuto fare i conti con la diffusione della peronospora che ha causato un danno medio intorno al 20% della produzione totale in termini quantitativi, mentre la qualità risulta molto buona. Il 2023 è stato un anno di stress per le viti, con tanta pioggia nel periodo vegetativo tra maggio e luglio. Ora siamo nella fase dell’invaiatura per Pinot grigio, Chardonnay e Merlot e ipotizziamo il grosso della raccolta ai primi di settembre, con qualche giorno di anticipo per le basi spumante».

Vendemmia salva anche nella zona di Pontida, dove «grazie alle continue cure delle nostre vigne, attendiamo fiduciosi, ma con grande apprensione per il meteo, le vendemmie 2023 della Cantina Val San Martino – commenta il presidente Pietro Rota -. Il nostro enologo Angelo Divittini e il direttore della cantina, Marco Crippa, confermano che l’annata è impegnativa, dopo un inverno siccitoso, a causa di un maggio e giugno molto piovosi con difficile praticabilità dei suoli che hanno messo a dura prova gli operatori. Il bilancio sinora è positivo, considerati i gravi danni dovuti al maltempo occorsi a molti produttori di altre colture a cui siamo vicini».

Intanto Regione Lombardia sosterrà con 2,7 milioni la promozione del vino sui mercati esteri extra Ue, finanziando progetti presentati da organizzazioni, aziende vinicole e consorzi di tutela, nell’ambito della «Misura Ocm vino».

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