Lo shopping estero, un 2023 vivace
per le imprese bergamasche

IL BILANCIO. Rapporto Kpmg: oltre 50 compravendite di imprese per un giro d’affari vicino agli 800 milioni. «Non solo grandi realtà, anche le Pmi protagoniste».

Bergamo si conferma un mercato vivace per le operazioni di finanza straordinaria anche nel 2023. Secondo l’analisi Kpmg sono state oltre la cinquantina le fusioni e acquisizioni concluse, per un controvalore che sfiora gli 800 milioni di euro (773 milioni), dato sicuramente sottostimato perché spesso non reso pubblico dalle parti. «Rispetto al 2022 si è registrato un calo del 33% nei volumi e dell’11% nel valore, ma guardando lo storico degli ultimi dieci anni, nei quali le imprese bergamasche sono state protagoniste di oltre 400 operazioni di M&A per un controvalore complessivo superiore ai 13 miliardi di euro, risulta evidente che il trend è in crescita», sottolinea Ivan Lucci, partner di Kpmg responsabile dell’ufficio di Bergamo.

In effetti nel 2014 le operazioni di finanza straordinaria erano state meno di una trentina, mentre nel 2023 sono più che raddoppiate, con una media stabile di oltre 700 milioni all’anno, al netto dei picchi del 2016 e del 2020 dovuti, nel primo caso, all’acquisizione di Italcementi da parte di Heidelberg, che da sola valeva 3,7 miliardi, e nel secondo all’operazione Intesa Sanpaolo-Ubi Banca per 4,1 miliardi.

Il cambio di passo è frutto della maggiore competenza maturata anche dalle Pmi nella finanza straordinaria. «Fino a una decina di anni fa - ricorda Max Fiani, partner Kpmg -: fusioni e acquisizioni erano strumenti utilizzati solo dalle grandi imprese, non dalle Pmi, che non avevano la preparazione necessaria. Oggi, invece, anche le Pmi affiancano l’M&A alla crescita organica, a volte sfruttandolo per sbarcare all’estero». Fenomeno favorito anche dai fondi di private equity, entrati in maniera significativa nel mercato M&A imprimendo un’accelerazione significativa.Il 2023 conferma l’interesse degli operatori italiani verso le aziende bergamasche (circa 20 deal per 150 milioni di euro), ma anche di quelli stranieri (13 deal per 464 milioni), mentre le acquisizioni all’estero hanno puntato soprattutto sugli Usa. A farla da padrone sono stati i settori industriali (tra acquisizioni e cessioni 16 operazioni per 565 milioni di euro) e consumer market (17 operazioni per 155 milioni). Da segnalare l’acquisizione di Claypaky di Seriate da parte del Gruppo tedesco Arri AG, mentre Culti Milano ha rilevato il 49% di Scent Company, di cui già deteneva il 51% del capitale sociale, per un controvalore di 2,8 milioni.

La farmaceutica Giuliani ha, invece, completato l’acquisizione della divisione Biogena di Valetudo, azienda cosmetica e farmaceutica di Presezzo, mentre Narval e Sogegross sono entrati nella compagine azionaria della catena di farmacie Farmagorà, investendo 20 milioni.

Nel comparto chimico spicca l’acquisizione del gruppo Bozzetto da parte della holding di investimento canadese Aimia, in partnership con Paladin Capital, per 227 milioni di euro. Da segnalare, poi, il closing dell’acquisizione condotta da Telemos Capital per la maggioranza in Vittoria, iconico marchio di pneumatici per biciclette con sede a Brembate. Nel segmento dell’impiantistica antincendio e security Sebino Spa di Madone è stata oggetto di Opa da parte della piattaforma di investimento Seta Holding. Passando alle operazioni all’estero, negli Usa il gruppo Persico di Nembro ha rilevato Chh e Rulmeca Holding ha concluso l’acquisizione di Douglas Manufacturing Ltd, mentre in Francia il Gruppo Fassi ha rilevato Forez-Bennes.

Tra le operazioni domestiche, interessante l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Elettronica GF da parte di Fae Technology di Gazzaniga, mentre il Gruppo IVS, leader nel vending, ha rilevato il 50% di Time Vending da Chef Express per circa 7,4 milioni di euro. Lampa di Grumello del Monte ha invece rilevato Industrie Testi.

Anche per il 2024 il mercato promette bene: ad aprire le danze a gennaio è stato il gruppo Fassi di Albino, che ha ceduto il 70% del capitale al fondo Investindustrial.

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