L’utile di Intesa sconta la guerra russo-ucraina. Carovita, bonus a 82 mila dipendenti

Primo semestre Il gruppo ha messo in sicurezza l’esposizione dei Paesi in conflitto: piano confermato. Messina: contributo di 500 euro.

Intesa Sanpaolo chiude un buon semestre ma sull’utile netto contabile, in calo del 22,1% rispetto allo stesso periodo 2021, dopo aver messo a bilancio 1,1 miliardi di rettifiche di valore per l’esposizione a Russia e Ucraina (di cui 800 milioni nel primo trimestre). Al netto di questa voce però l’utile tocca quota 3,3 miliardi (+8,4%), scendendo dell’11,7% a 1,3 miliardi nel secondo trimestre, sopra le attese di molti analisti. A riguardo, il ceo Carlo Messina ha precisato che l’esposizione verso la Russia è «limitata a circa l’1% dei crediti verso la clientela del Gruppo. L’esposizione è stata ridotta di oltre 0,4 miliardi dall’inizio del conflitto senza nuovi finanziamenti o investimenti. Più di due terzi - aggiunge - dei prestiti ai clienti russi si riferiscono a primari gruppi industriali. I prestiti locali ai clienti russi sono limitati (inferiore allo 0,2% dei prestiti alla clientela del Gruppo) e ridotta presenza territoriale in Russia».

Intanto, per contrastare le difficoltà quotidiane legate al carovita, il gruppo ha deciso di erogare un contributo di 500 euro a tutti i lavoratori Intesa. Ad annunciare la misura lo stesso Messina: «Il quadro economico è segnato dal notevole incremento dell’inflazione che già a inizio anno mostrava le prime evidenze - e dal conseguente aumento delle difficoltà sociali. Per questa ragione - aggiunge - abbiamo deciso di destinare a tutte le nostre persone in Italia e all’estero - eccetto chi ha funzione di dirigente o equivalente - un contributo economico straordinario di circa 500 euro, per un ammontare complessivo di circa 50 milioni di euro a favore di 82mila persone del nostro Gruppo».

«L’aumento dei tassi d’interesse è elemento molto positivo per noi. L’incremento di 50 punti base potrebbe corrispondere per noi un aumento per 900 milioni di interessi netti»

La banca ha poi confermato l’obiettivo di 6,5 miliardi di euro di utile netto nel 2025, così come previsto nel piano d’impresa 2022-2025 la cui attuazione procede a «pieno ritmo».Per quanto riguarda «l’outlook per il 2022 sarà affinato e aggiornato nei prossimi mesi in base all’evoluzione del conflitto Russia-Ucraina». Messina ha anche precisato che Intesa ha già maturato «1,65 miliardi di dividendi nel primo semestre per il 2022. L’acconto della cedola sarà minimo di 1,1 miliardi di euro». Per Messina inoltre «l’aumento dei tassi d’interesse è elemento molto positivo per noi. L’incremento di 50 punti base potrebbe corrispondere per noi un aumento per 900 milioni di interessi netti».

«Io ministro? No, grazie»

Infine il Ceo ha anche parlato della situazione politica italiana dicendo di non essere preoccupato: «Il Paese ha fondamentali solidi. Qualsiasi coalizione politica vincerà dovrà comunque realizzare il programma per i fondi del Next Generation Eu. La situazione della politica italiana, quindi, non mi preoccupa. Io vedo zero segnali in Italia di una recessione, magari più un rallentamento economico». Poi ha declinato qualsiasi ipotesi di discesa nel campo politico: «L’ipotesi di diventare ministro dell’Economia non vedrà mai la luce», ha concluso secco.

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