Moneta elettronica continua la crescita: sempre meno filiali e bancomat

Il trend . In Bergamasca, dal 2016 le operazioni con Pos salite a più 65%, dato inferiore alla media lombarda. E scende il numero di sportelli bancomat: 97 in meno.

La moneta digitale vince la sfida con il contante. Sempre più spesso paghiamo gli acquisti con carta di credito e smartphone, come mostrano i dati di Banca d’Italia: negli ultimi tre anni le operazioni effettuate tramite Pos sono aumentate del 74,5%.

Anche a Bergamo si usano sempre più strumenti di pagamento digitali, stando ai dati elaborati dal Centro studi Uilca Orietta Guerra. Nel quinquennio 2016-2021 le operazioni effettuate con Pos sono passate da 37.133 a 61.246 (più 65%). Un aumento importante che è meno sorprendente se confrontato con i dati regionali. Nello stesso periodo, infatti, a fronte di una media lombarda pari al 106% di incremento dei pagamenti elettronici (da 361 mila a 744 mila), la provincia di Monza e Brianza ha toccato quasi più 250% (da 13 mila a 47 mila), Milano più 140% (da 143 mila a 342 mila) e Como ha raddoppiato (più 100%) registrando 36 mila operazioni digitali nel 2021.

Assistiamo, ormai da anni, ad un progressivo rallentamento della circolazione del contante a favore del denaro elettronico e, contestualmente, a una riduzione del numero degli sportelli bancari e dei bancomat. Secondo l’analisi del Centro studi Uilca, la riduzione degli sportelli bancari (meno 28,5%) e dei Comuni dove è presente almeno uno sportello bancario (meno 14,5%), tra il 2015 e il 2021, ha coinciso con la diminuzione dell’11% della presenza dei bancomat sul territorio nazionale.

Milano in controtendenza

Nella nostra provincia gli sportelli automatici nel 2015 erano 837, a fine 2021 se ne contavano 97 in meno (meno 12%) un dato in linea con la media registrata in Lombardia (meno 10%), dove i bancomat sono passati da 8.290 a 7.520. In tutte le province lombarde si è verificata una chiusura degli sportelli automatici per il prelievo di contante eccetto che a Milano (da 2.854 nel 2015 a 2.982 a fine 2021) e a Sondrio, che ha mantenuto inalterato il numero di bancomat (175).

Pare comunque inesorabile il fatto che in futuro saremo sempre meno assistiti da un operatore di banca per effettuare incassi e pagamenti, dato che il trend disegna un numero sempre minore di sportelli attivi sul territorio. Nel 2021, i dati Bankitalia rilevano la chiusura di 52 sportelli bancari, quasi il 10% del totale. Stessa percentuale in Bergamasca, dove gli sportelli sono scesi da 544 a 492, testimoniando che la nostra provincia è tra quelle che più soffrono la desertificazione bancaria (Bper ha annunciato che nel 2023 chiuderà altre cinque filiali). Nel 2021, 12 Comuni bergamaschi sono rimasti privi di sportelli (Casnigo, Cenate Sopra, Entratico, Gromo, Roncobello, Valbondione, Valleve, Villa d’Adda, Costa Serina, Algua, Solza e Zandobbio), con oltre il 35% dei Comuni orobici senza alcun presidio bancario (82 su 244 Comuni).

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