Nuovo rinvio del decreto Milleproroghe
Luce e gas, mercato libero nel 2022

Il decreto Milleproroghe posticipa al 1° gennaio 2022 la fine dei servizi di tutela del mercato dell’energia (luce e del gas).

Si tratta dell’ennesimo rinvio per l’entrata in vigore del mercato libero, dopo che negli scorsi anni erano slittate le scadenze precedentemente fissate al 1° luglio 2019 (dalla legge sulla concorrenza del 2017) e al 1° luglio di quest’anno (dal nuovo Milleproroghe).

È stata la stessa Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) a chiedere con un documento del dicembre scorso al parlamento e al governo lo slittamento della fine della maggior tutela, spiegando che il percorso normativo relativo ai mercati retail (il consumatore finale) elettrico e gas ipotizzato dal legislatore nella legge concorrenza non ha portato a una contrazione della consistenza del servizio di maggior tutela e ad una corrispondente crescita del numero dei clienti riforniti sul libero mercato previsti.

Tanto è vero che nel 2019 il servizio di tutela si è confermato quale modalità mediamente prevalente di approvvigionamento per i clienti domestici di energia elettrica e di gas naturale. «La proroga della migrazione al mercato libero - osserva Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo, l’Associazione a difesa dei consumatori e dell’ambiente della Cisl – riguarda circa sedici milioni di famiglie e 3 milioni di imprese. Ora avranno il tempo necessario per effettuare (prima del passaggio obbligatorio dal 2022), una scelta consapevole, senza correre rischi derivanti da decisioni avventate e selezioni poco accurate».

I consumatori hanno quindi tempo sino a dicembre 2021 per raccogliere tutte le informazioni del caso e farsi trovare pronti all’appuntamento, facendo attenzione, nel frattempo, a eventuali tentativi di truffe e/o informazioni ingannevoli che potrebbero essere architettate da qualche malintenzionato. «La principale caratteristica del libero mercato – spiega Mina Busi - è la concorrenza che si viene a creare tra i fornitori, a tutto vantaggio dei consumatori. Le politiche commerciali dei venditori di luce e gas, infatti, sono sempre più competitive e vertono su sconti e promozioni».

L’Adiconsum mette sul tavolo un poker di consigli preziosi.

1) Chiedere sempre un documento che illustri i costi nel dettaglio. «Chiunque proponga un contratto di fornitura luce o gas – spiega Busi - è tenuto a consegnare un documento riepilogativo con illustrati tutti i costi e che consente di confrontare le varie offerte: non è scontato infatti che un contratto con tariffe per chilowattora o per metro cubo di gas più basse sia più conveniente in assoluto».

2) Attenzione alle attivazioni telefoniche. Spesso e volentieri, le attivazioni di nuove utenze avvengono tramite registrazioni per via telefonica, con call center a fare da tramite tra il fornitore di servizi e l’utente. «Può capitare di essere contattati da centri servizi (o da singoli operatori) poco onesti – sottolinea Busi -, che sfruttano ogni risposta (anche scollegata dall’offerta in corso) del consumatore per attivare contratti di fornitura elettrica o di fornitura del gas non richiesti. In tal senso bisogna stare molto attenti a non farsi scappare qualche “sì” non voluto, perché ci si potrebbe ritrovare con un nuovo operatore con offerte di servizi (e costi) aggiuntivi».

3) Diritto di ripensamento e recesso dai contratti non richiesti. Se ci si trova in una delle situazioni sopracitate, è bene ricordarsi che la legge è dalla parte dei consumatori. «In particolare – spiega Busi – è possibile esercitare il diritto di ripensamento (o diritto di recesso) entro 14 giorni dalla sottoscrizione del contratto, senza condizioni: basta una raccomandata con ricevuta di ritorno contenente i dati personali, il codice Pod (per la fornitura elettrica) o il codice Pdr (per la fornitura gas), il numero di contratto da disdettare e una copia di un documento di identità in corso di validità».

4) Leggere molto bene le voci delle bollette. Ricevuta la prima bolletta, controllare le voci del «foglio illustrativo» verificando che i costi riportati coincidano con quelli del contratto sottoscritto. Nel caso di costi «una tantum» o addebiti di dubbia provenienza, è bene chiamare subito il servizio clienti o, meglio ancora, rivolgersi alle associazioni consumatori.

Molto utile, infine, consultare on line il Portale Offerte realizzato e gestito da Acquirente unico (www.acquirenteunico.it), società pubblica interamente partecipata dal Gestore dei servizi energetici Spa, per la raccolta e la pubblicazione di tutte le offerte presenti sul mercato di vendita al dettaglio elettrico e gas naturale: clienti domestici, famiglie e piccole imprese possono così confrontare e scegliere, in modo semplice, chiaro e gratuito, le offerte di elettricità e gas. Per ulteriori info si può contattare Adiconsum Bergamo: tel. 035.324.580 – e-mail [email protected].

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