Orio, in volo niente più cargo Dhl. Continua la protesta dei lavoratori

Il 21 dicembre c’è stato l’ultimo volo Dhl sull’aeroporto di Orio al Serio. Una storia lunga 45 anni, quella fra la multinazionale della logistica e lo scalo bergamasco che, arrivata ormai alle fasi conclusive, vede non ancora risolta la questione relativa al futuro dei dipendenti.

Di Dhl, infatti, a Bergamo resteranno gli uffici con circa 300 addetti per i quali è certo il proseguimento dello smart working con alcuni giorni in presenza in una nuova sede ancora da definire, mentre molti addetti alle operazioni di rampa e magazzino sono già stati dislocati sul nuovo Hub di Malpensa o sulla sede nell’aeroporto di Montichiari. Incerta resta la sorte degli addetti del magazzino che, anche in questi giorni di festa, proseguono con lo sciopero a oltranza e il presidio fuori dai cancelli di Orio al Serio. Ad organizzarlo è l’Adl Cobas che contesta l’accordo che Dhl ha firmato con i sindacati confederali.

«A gennaio lo impugneremo insieme ai dipendenti che vorranno farlo» conferma Riccardo Germani, segretario regionale di Adl Cobas. L’intesa firmata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti prevede, per chi è stato assegnato allo scalo bresciano la possibile riduzione temporanea, fino ad un anno, dell’orario di lavoro cui segue un risarcimento economico sulla base delle ore rinunciate fino a 12 mila euro per lavoratore all’anno. Adl Cobas chiede, invece, la marcia indietro sul taglio delle ore e navette a disposizione per i lavoratori che devono andare a Montichiari. Al momento sono solo 6 gli addetti che hanno accettato il trasferimento, altri 5 invece hanno detto sì all’incentivo proposto dall’azienda per lasciare il posto di lavoro. Resta ancora da capire che fine faranno i restanti 50 dipendenti coinvolti nel trasferimento. «Non è vero che l’accordo è peggiorativo rispetto al contratto nazionale - ribatte Marco Sala di Filt Cgil - e si applica solo a chi è disponibile ad accettarlo. Era il massimo che si potesse ottenere con una filiale in chiusura». Oggi alle 18 è prevista un’assemblea pubblica a Seriate al «Circolo al bafo» mentre il 30 dicembre in programma un presidio a Malpensa.

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