Patto a tre per finanziare le aziende. «Credito più facile e consulenze»

IN BERGAMASCA. Accordo strategico tra Confidi Systema e le territoriali di Confindustria e Confartigianato. Ricuperati: registriamo una riduzione degli investimenti. Giambellini: opportunità per le micro e piccole imprese.

Un patto a tre per sostenere le imprese del territorio. Confidi Systema, Confindustria Bergamo e Confartigianato Bergamo hanno siglato un accordo per dare respiro alle aziende del territorio anche dopo la chiusura del Temporary Framework, prevista per il 31 dicembre di quest’anno.

Già dal 2022, con il regime di aiuto straordinario voluto dall’Unione europea per far fronte alle conseguenze della guerra in Ucraina ancora attivo, si è registrata una decrescita del credito, anche per effetto dell’aumento dei tassi d’interesse, con l’Euribor passato dal -0,18% del luglio 2022 al +3,28% di maggio 2023.

«È probabile che lo stock di credito alle imprese, già calato su scala nazionale di oltre 30 miliardi nell’ultimo semestre, possa ulteriormente contrarsi privando il sistema economico della adeguata dose di finanza», sottolinea il direttore generale di Confidi Systema, Andrea Bianchi.

Grazie all’accordo firmato ieri nel suo quartier generale a Milano, Confidi Systema offre alle due associazioni bergamasche l’intero portafoglio di prodotti «con un abbattimento dei prezzi di listino di almeno il 15% - spiega Bianchi - e la presenza fisica di Confidi nelle sedi di Confindustria Bergamo e Confartigianato Bergamo”.

Confidi Systema non propone solo l’attività storica di garanzia, con l’assunzione del rischio sui prestiti erogati da banche, fintech o fondi di debito, ma mette a disposizione anche una linea di credito diretto, e un servizio di consulenza finanziaria e orientamento alla sostenibilità economica dell’impresa attraverso, per esempio, l’analisi e il monitoraggio della Centrale Rischi, che allena l’impresa a governare la propria reputazione finanziaria. «Sarà una vera e propria partnership - evidenzia Bianchi - anche perché, cosa assolutamente inedita, nell’accordo è previsto un Comitato strategico congiunto attraverso il quale Confidi Systema e le due associazioni analizzeranno le dinamiche del territorio per poi costruire insieme un’offerta capace di soddisfarne i bisogni».

Per Confidi Systema Bergamo è la prima piazza in termini di imprese associate, oltre 15 mila, pari al 21,63% del totale, «una provincia vivace per numero di soci, potenzialità di crescita, forza e vivacità», rimarca Davide Galli, presidente di Confidi Systema, che ritiene fondamentale soprattutto l’attività di consulenza «per migliorare la cultura finanziaria delle aziende, che altrimenti rischiano di uscire dal mercato”.

In un momento in cui si accavallano inflazione crescente, normative creditizie sempre più severe e la riduzione delle misure di sostegno alla liquidità introdotte con la pandemia, per Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, “questo accordo può aiutare le piccole e medie imprese ad accrescere le competenze in materia finanziaria e soprattutto nella predisposizione della documentazione necessaria ad ottenere credito”.

«Stiamo registrando una riduzione degli investimenti - denuncia Ricuperati -. Dopo il 9,4% del 2022 siamo ora all’1,8% e per il 2024 si prevede un incremento moderato. Tenendo conto che gli investimenti fissi in Italia sono realizzati per il 70% dalle imprese, per una cifra che nel 2022 era pari a circa 266 miliardi, un aumento del pessimismo degli imprenditori potrebbe rallentare la dinamica favorevole dell’economia bergamasca».

Anche per il presidente di Confartigianato Bergamo, Giacinto Giambellini, la sottoscrizione dell’accordo con Confidi Systema «rappresenta un’opportunità concreta per le imprese artigiane e le micro e piccole imprese bergamasche, che in questi ultimi anni hanno attraversato periodi di difficoltà legati prima alla pandemia e poi ai rincari delle materie prime e delle bollette ma, nonostante ciò, hanno continuato con forte sacrificio e grande resilienza a garantire sviluppo e generare valore aggiunto per il territorio».

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