Pensioni, un simulatore per rispondere agli utenti

La novità L’Inps ha messo in rete «PensAMI», che definisce i possibili scenari previdenziali, chiarendo scadenze di accesso e gli altri quesiti.

Come e quando possiamo andare in pensione? È possibile fare qualcosa per anticipare l’accesso alla pensione? Infine quanto ci costa lasciare il lavoro prima dei termini e requisiti richiesti? Sono alcune delle tante domande che ci si fa quando ci si avvicina al passaggio dalla vita lavorativa a quella da pensionato. Per chi vuole farsi un’idea, l’Inps ha messo in rete «PensAMI», un simulatore che definisce i possibili scenari pensionistici, tenendo conto del percorso lavorativo svolto. Va subito detto che lo scopo del simulatore è esclusivamente informativo: il risultato, che non calcola gli importi pensionistici, si basa infatti su quanto dichiarato e sui dati forniti dal lavoratore (una sorta di autocertificazione), che può (involontariamente) non essere preciso nelle risposte; e si sa che, soprattutto in tema di pensioni, anche il minimo dettaglio può incidere molto sull’assegno dell’Inps.

Lo strumento è accessibile a tutti, senza obbligo di registrazione; basta collegarsi al portale dell’Istituto previdenziale (www.inps.it), e digitare nella barra (in alto) dedicata alla ricerca, la voce «PensAMI». Il simulatore è articolato in tre livelli e in base alle risposte date, definisce i possibili scenari. Al termine di ogni livello si può decidere se fermarsi o andare avanti al livello successivo, per approfondire e definire ulteriormente la propria situazione pre-pensione. Il livello base consente di capire a quali pensioni si ha diritto, tenendo conto dell’intera contribuzione indicata e del sistema di calcolo applicato.

Il simulatore è articolato in tre livelli e in base alle risposte date, definisce i possibili scenari. Al termine di ogni livello si può decidere se fermarsi o andare avanti al livello successivo, per approfondire e definire ulteriormente la propria situazione pre-pensione

Bisogna fornire dati anagrafici, data del primo contributo, numero di anni complessivi di contributi e la gestione in cui si è versato. Possibile selezionare più gestioni, sempre in base alle proprie esperienze lavorative. Nel caso, ad esempio, di un lavoratore con 35 anni di contributi suddivisi tra dipendente e lavoratore autonomo, il simulatore (con un calcolo «misto» retributivo e contributivo) specifica i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia (68 anni di età e 20 anni di contributi) o anticipata (43 anni e 4 mesi di contributi) e consente di approfondire i vari temi.

Lo step successivo permette di capire da quale data si può andare in pensione, tenendo conto della contribuzione presente in ciascuna gestione (nel caso visto in precedenza, il primo maggio del 2031, pensione di vecchiaia). Il terzo livello permette di scoprire se si può incrementare la contribuzione e anticipare l’accesso a pensione (es. riscatto anni università, leva militare o servizio civile) e/o se si può accedere ad altre prestazioni.

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