
Economia / Bergamo Città
Venerdì 12 Settembre 2025
«Piogge estreme: produzioni giù del 40% e maggiori costi»
L’ALLARME. È la stima dei danni del maltempo secondo Coldiretti Bergamo:«A rischio la sicurezza alimentare». Vasche di laminazione, prezzo aumentato di oltre il 50%.
Cali di produzioni fino a una media del 40% e costi a carico delle aziende agricole più che raddoppiati. Sono queste le conseguenze che, secondo Coldiretti Bergamo, fenomeni come le forti precipitazioni che si sono abbattute mercoledì 10 settembre sulla pianura sono ormai arrivati a causare all’agricoltura bergamasca. La conta dei danni cascina per cascina è ancora in corso. Quanto accaduto, comunque, non viene ritenuto un evento eccezionale ma l’ultimo di una serie di fenomeni meteorologici particolarmente intensi che, complessivamente, stanno sempre più facendo registrare pesanti conseguenze sul mondo agricolo bergamasco. «Negli ultimi anni – afferma l’associazione di categoria degli agricoltori – si è assistito a un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi. La crescente instabilità climatica mette a rischio la programmazione colturale, riduce la resa e genera maggiori spese».
Il problema dell’eccessiva pioggia che cade sul territorio è che i campi non riescono ad assorbirla. I ristagni d’acqua causano quindi asfissia alle colture, in particolar modo alle coltivazioni di mais. Ciò, secondo Coldiretti, sta portando mediamente a cali di produzione intorno al 40%: «Ma la percentuale – spiega il presidente dell’associazione Gabriele Borella – può arrivare ad essere maggiore, come ad esempio accaduto l’anno scorso quando ha piovuto intensamente per tutta l’estate. Quest’anno, invece, si può sostenere, per modo di dire, che sta andando meglio perché le pesanti precipitazioni a cui abbiamo assistito si sono verificate a fine estate quando ormai manca da fare solo l’ultimo raccolto di mais».
I maggiori costi per le aziende
Calo di produzione significa maggiori costi per le aziende agricole che devono così andare a comprare sul mercato il necessario per alimentare gli allevamenti. Ma ci sono anche altri costi a carico degli agricoltori che stanno aumentando, come quello per le assicurazioni a copertura dei danni alle colture causate dai fenomeni atmosferici: «Fino a qualche anno fa – continua Borella – subivamo danni da qualche saltuaria grandinata. Ormai, invece, ci troviamo di fronte a fenomeni che si verificano quasi regolarmente. A fronte di ciò, le assicurazioni hanno aumentato il costo del premio che è più che raddoppiato». Per Coldiretti, quindi, quanto sta accadendo «sta mettendo a rischio la sicurezza alimentare e la sostenibilità economica delle imprese agricole».
Le vasche di laminazione
Per regimentare le acque sul territorio ci si sta affidando sempre più alle vasche di laminazione. Vedendo le conseguenze delle intense precipitazioni cadute sul suo territorio, mercoledì il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli, ha invocato la celere realizzazione della vasca di laminazione prevista sul suo territorio. L’opera idraulica, del costo inizialmente preventivato in 1,3 milioni di euro, rientra in un più ampio progetto che prevede una serie di vasche di laminazione per regimentare il torrente Morletta: «L’intervento è già stato programmato e finanziato dalla Regione – dice il primo cittadino –. Prossimamente chiederemo quindi a Palazzo Lombardia e al Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca di accelerare gli iter autorizzativi e appaltare il prima possibile i lavori. È evidente come non possiamo più aspettare».
Gli stanziamenti della Regione
A quanto si apprende dalla Regione, però, sarebbero emersi dei problemi di finanziamento riguardo questa opera, e anche sulla vasca di laminazione del torrente Morletta prevista a Bergamo, che potrebbero far slittare ulteriormente il tutto. Per la loro realizzazione Palazzo Lombardia ha stanziato 4,4 milioni di euro: «Oggi però – sostiene l’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi – i costi sono aumentati di oltre il 50% e, se inizialmente il Consorzio si era impegnato a coprire integralmente gli extra costi, ora dichiara di essere disponibile a integrarne per alcune soltanto la metà. Regione non intende lasciare indietro i territori e si confronterà la prossima settimana con l’ente consortile per trovare soluzioni concrete e tempestive, nell’interesse dei cittadini e della sicurezza idraulica della Bergamasca». Sentiti in merito i rappresentanti del Consorzio non hanno voluto commentare.
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