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Mercoledì 08 Ottobre 2025
Siad e Brembo investono su Hydrospark. Tecnologia orobica per produrre idrogeno
INNOVAZIONE. Investimento paritetico fino a un milione ciascuno sulla start up nata dall’incubatore Petroceramics. Sestini: in linea con la nostra visione di lungo periodo. Tiraboschi: testimonianza della vitalità dell’ecosistema locale.
Due nomi storici dell’imprenditoria orobica uniscono le forze per accelerare la corsa verso l’energia pulita. Siad e Brembo entrano nel capitale di Hydrospark, start up bergamasca nata dall’incubatore Petroceramics, specializzata nello sviluppo di tecnologie per la produzione e lo stoccaggio dell’energia da idrogeno.
L’operazione, che prevede un investimento paritetico fino a un milione di euro ciascuno, è coerente con i rispettivi percorsi di innovazione sostenibile sia per il colosso chimico Siad, attivo nei settori dei gas industriali, dell’engineering e dell’healthcare, sia per Brembo, leader mondiale nei sistemi frenanti ad alte prestazioni, che realizza questo investimento tramite Brembo Ventures, l’unità di venture capital del gruppo.
Una partnership per l’AI
Partner Al centro della partnership c’è la tecnologia sviluppata da Hydrospark: una piattaforma modulare e scalabile basata su materiali ceramici proprietari, capace di produrre celle a combustibile a ossido solido ad alta densità energetica e con costi di produzione ridotti. Si tratta di una soluzione in grado di generare elettricità e calore dall’idrogeno senza emissioni e, al tempo stesso, di convertire energia rinnovabile in idrogeno, permettendo uno stoccaggio efficiente e sostenibile.
L’obiettivo di Hydrospark è ambizioso: raggiungere il punto di pareggio entro il secondo anno di attività e una capacità produttiva di un milione di celle all’anno, grazie a un modello industriale orientato a ricerca, scalabilità industriale e responsabilità ambientale.
«L’ingresso di due aziende private di così grande prestigio nella nostra compagine sociale rappresenta un passaggio strategico fondamentale - commenta Fabrizio Gualandris, amministratore delegato di Hydrospark -. Grazie a questo investimento potremo dimostrare la validità della nostra tecnologia su un impianto produttivo reale e, al tempo stesso, affermarci come attori di primo piano nel mercato dell’idrogeno».
Per Bernardo Sestini, presidente e amministratore delegato del gruppo «in linea con la nostra visione di lungo periodo: contribuire alla transizione energetica attraverso tecnologie innovative. L’idrogeno – aggiunge Sestini - è un vettore chiave per un futuro decarbonizzato, e Hydrospark unisce competenze industriali e visione tecnologica in un progetto ad elevata innovazione. Come gruppo, crediamo che la collaborazione tra eccellenze italiane possa generare valore duraturo per il sistema industriale e per le generazioni future».
Sulla stessa linea Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo di Brembo: «Il fatto che Hydrospark sia nata nel territorio di Bergamo testimonia la vitalità di un ecosistema locale capace di far emergere realtà innovative ad alto contenuto tecnologico. Il nostro investimento si inserisce in questa visione: sostenere attivamente lo sviluppo di questo ambiente imprenditoriale dinamico e, al tempo stesso, intercettare nuove traiettorie di innovazione che, come nel caso di Hydrospark, possano contribuire a un futuro più sostenibile».
La rete bergamasca dell’innovazione
La rete bergamasca dell’innovazione è infatti un elemento chiave di questa operazione. Petroceramics, fondata nel 2003 come spin-off del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Milano, si è imposta come uno dei pochi player mondiali nei materiali ceramici compositi con applicazioni nei settori automobilistico, aerospaziale e della difesa.
È proprio da questa esperienza che a fine 2024 è nata Hydrospark, titolare di tre brevetti nel campo dell’idrogeno, con un impianto di produzione a Osio Sotto che sarà operativo da metà del 2026 e l’obiettivo di tradurre la ricerca sui materiali in soluzioni concrete per la transizione energetica. «L’energia pulita decarbonizzata è un ulteriore importante campo d’applicazione su cui Petroceramics declina competenze e soluzioni tecnologiche d’eccellenza sviluppate nell’ambito delle scienze dei materiali», sottolinea Massimiliano Valle, amministratore delegato di Petroceramics.
La scelta di Siad e Brembo consolida così una filiera di innovazione che parte dal territorio, ma guarda ai mercati internazionali, puntando a costruire una catena del valore dell’idrogeno che possa contribuire in modo concreto agli obiettivi di neutralità climatica.
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