Sicurezza sul lavoro, in arrivo la patente a punti per i cantieri

LA NOVITÁ. Arriva dal primo ottobre la patente a «crediti» per i cantieri: irregolarità e infortuni - a seconda della gravità - faranno scalare il punteggio iniziale.

Senza o con pochi crediti l’impresa non potrà partecipare ai bandi pubblici per sei mesi, oltre a dover pagare una multa fino a 12mila euro. Il Governo mette a punto le norme per rafforzare la sicurezza sul lavoro e il contrasto al sommerso, inasprendo le sanzioni e aumentando gli ispettori in campo, e dà il via al nuovo sistema della «patente» nell’edilizia. La patente parte dà 30 crediti e consente di operare con una dotazione pari a 15 crediti: verrà decurtata di 20 punti in caso di incidente mortale, di 15 o 10 se l’incidente determina un’inabilità, da 10 a 7 punti in caso di violazioni.

Previsti altri 766 ispettori, con il 40% in più dei controlli Cgil e Uil criticano il governo, Cisl apre

Ma le misure, approvate ieri dal Consiglio dei ministri nel più ampio decreto Pnrr dopo l’incontro con le parti sociali, non trovano il consenso di tutte le imprese e i sindacati. Cgil e Uil preannunciano battaglia, bocciando metodo e merito. Dall’altra parte la Cisl, che parla di incontro positivo e di norme «in parte condivisibili». Il confronto, assicura Palazzo Chigi al termine dell’incontro tra la ministra Marina Calderone e il sottosegretario Alfredo Mantovano con le sigle sindacali e datoriali, andrà avanti rimarcando che il tema della sicurezza è all’attenzione dell’esecutivo fin dal suo insediamento.

Le ispezioni

In arrivo altri ispettori (quasi 800 in più) e più sanzioni, anche penali nel caso di somministrazione illecita di manodopera nell’appalto, conferma Calderone. Il reato era stato depenalizzato nel 2016. La ministra sottolinea l’approccio nel provvedimento “delle tre C: controlli, contrasto e compliance”. E su questo fronte spiega intanto che per la patente a punti si parte dall’edilizia, tra i settori più a rischio - in un cantiere l’ultima strage sul lavoro a Firenze -, ma l’obiettivo è di estenderla ad altre attività. Prioritari, dunque, per il Governo sono la qualificazione delle imprese e la formazione, sia per i lavoratori che per i datori di lavoro, e «la salvaguardia delle imprese regolari» con l’introduzione della patente a crediti, sottolinea Palazzo Chigi. Quanto ai controlli, sono in arrivo altri 766 ispettori, anche con l’apertura di un nuovo concorso, e l’aumento del 40% delle ispezioni rispetto allo scorso anno. Previsto anche il coordinamento delle attività ispettive.

Le irregolarità potranno costare alle ditte l’accesso ai bandi pubblici, oltre a multe salate

Non sono d’accordo Cgil e Uil. Le risposte «non sono adeguate e abbiamo intenzione di proseguire, sotto tutte le forme possibili, con la mobilitazione», avverte Maurizio Landini. La patente a punti «c’è, ma la vita di un lavoratore vale 20 crediti», attacca Pierpaolo Bombardieri. Per Sbarra della Cisl le nuove misure devono essere collegate a una strategia nazionale, dando continuità al confronto e costruendo un patto «per porre fine a una strage silenziosa». Non piace la patente alle associazioni di piccole imprese e artigiani Confapi, Confartigianato e Cna. L’Ance punta piuttosto sulla formazione «per chiunque metta piede in cantiere» e sull’applicazione corretta dei contratti collettivi, e chiede un confronto «permanente» tra le parti sociali per i diritti e doveri di imprese e lavoratori.

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