Superbonus, c’è la proroga di 3 mesi

IL PROVVEDIMENTO. Da ottobre torna anche la cessione dei crediti d’imposta, ma solo per villette e case unifamiliari. Ance: attendiamo analoghe misure per i condomini e una revisione complessiva dei bonus.

Tre mesi di proroga per approfittare del Superbonus 110% e la possibilità, da ottobre, di tornare a cedere a Poste Italiane i crediti d’imposta sulle spese sostenute per la ristrutturazione della propria abitazione. Qualcosa si muove nell’intricata vicenda che riguarda chi ha programmato lavori di ristrutturazione edilizia utilizzando l’incentivo del Governo e che a causa della stretta sul credito e delle scadenze imminenti per avvalersi dello sconto nella sua totalità, rischiano di mettere mano pesantemente al portafoglio.

Il provvedimento del Governo, previsto nel decreto Omnibus del 7 agosto, riguarda però soltanto le villette e le abitazioni unifamiliari: la proroga di tre mesi è stata concessa fino al 31 dicembre, ma solo se si rispettano alcune condizioni. La normativa attuale prevede per villette con accesso autonomo e abitazioni unifamiliari la possibilità di avvalersi delle detrazioni fiscali al 110% per i lavori effettuati entro il 30 settembre 2023, a patto che entro il 30 settembre 2022 risultino completati il 30% dei lavori.

«Primo segnale positivo»

Di una possibile proroga dei termini si parlava da settimane e in molti attendevano un provvedimento ad hoc che potesse comprendere un pacchetto di aiuti per le imprese e per i proprietari. La misura è arrivata, ma solo per una parte di cantieri. Per gli altri bisognerà aspettare almeno fino a settembre. Parla comunque di «primo segnale positivo» Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo, l’associazione dei costruttori edili: «Il Governo si sta muovendo nella direzione auspicata da Ance, considerato che la stragrande maggioranza dei lavori in corso, avviati nei tempi corretti, sono poi stati rallentati dalle continue modifiche introdotte e dalla criticità dei crediti incagliati – spiega –. Ora attendiamo un’analoga soluzione per i condomini che, alla fine del 2022, avevano approvato nei termini previsti l’adesione al Superbonus 110% e che, per gli stessi motivi, sono oggi nel pieno dei lavori. In questo caso sarebbe opportuna una proroga di sei mesi». Per chi ha iniziato i lavori da gennaio 2023 resta la possibilità di avvalersi della percentuale di detrazione fiscale al 90%. In questo caso viene riconosciuto il 110% solo per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale; occorre però un’ulteriore condizione e cioè che il reddito del contribuente non sia superiore a 15.000 euro. Dal primo gennaio 2024 la percentuale di agevolazione fiscale riconosciuta sarà per tutti del 70%.

La proposta di Ance

Ma Ance guarda oltre il Superbonus, ribadendo le necessità di una revisione complessiva dei bonus che deve essere allineata agli obiettivi fissati dall’Europa. «La nostra proposta – improntata sul principio di sostenibilità finanziaria ed economica sia per lo Stato sia per le famiglie proprietarie degli immobili – è quella di rimodulare i bonus su due fasce di sconto – 70% per tutti (già attiva nel 2024) e 100% solo per gli incapienti – garantendo la possibilità di cessione del credito e sconto in fattura per interventi su interi edifici – dice ancora Vanessa Pesenti –. L’agevolazione dovrà diventare strutturale o comunque di lungo periodo (10-15 anni) e, inoltre, i contribuenti dovrebbero poter scegliere il periodo di fruizione della detrazione (5, 10 o 20 anni). Dovranno inoltre essere incentivati i lavori di miglioramento sismico (con salto di una classe) e di riqualificazione energetica di interi edifici condominiali (dalle attuali due classi a 4). Altrettanto opportuna sarebbe la conferma del Sismabonus acquisti, legato all’acquisto di unità immobiliari demolite e ricostruite in chiave antisismica e cedute dalle imprese che hanno eseguito l’intervento. E, infine, andrebbe introdotto un fondo di garanzia per l’erogazione di mutui “verdi” alle famiglie per il finanziamento della quota degli interventi che resta a loro carico». Nel frattempo Poste Italiane ha comunicato la riapertura del servizio di acquisto dei crediti d’imposta da inizio ottobre. Una misura che dovrebbe sbloccare una parte delle pratiche relative al Superbonus 110% rimaste in sospeso: a essere coinvolti saranno i proprietari di casa che avevano avviato progetti di ristrutturazione ma che, con lo stop all’acquisto del credito da parte delle banche, si erano dovuti fermare.

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