Trimestre «tonico» per Brembo: +27%. «Ora incognite materie prime ed energia»

I numeri Il presidente Tiraboschi: lavoriamo a pieno ritmo, ma previsioni difficili per le tensioni geopolitiche. Il Nord America primo mercato (+40%). Nei primi tre mesi quasi 60 milioni di investimenti, il 30% nella Bergamasca.

Brembo continua a correre e archivia un primo trimestre «tonico» con fatturato e margini in crescita. «Trend che prosegue anche in questi mesi - conferma il presidente di Brembo, Matteo Tiraboschi - Abbiamo gli stabilimenti che lavorano a pieno ritmo ad eccezione di qualche rallentamento in Cina a causa del lockdown».

Prudenza, invece, sulle previsioni. «Guardando avanti - aggiunge il presidente - le nubi all’orizzonte restano sul fronte dei prezzi e approvvigionamento delle materie prime, per la logistica, i costi dell’energia e le tensioni geopolitiche. Tutte queste situazioni ci hanno portato a non fornire una guidance con il principio che noi abbiamo sempre fatto meglio del mercato di riferimento e che continueremo a farlo».

A confermarlo i numeri approvati dal consiglio di amministrazione della multinazionale bergamasca (12.656 i dipendenti totali) leader nella produzione dei sistemi frenanti che fa capo alla famiglia Bombassei. L’utile utile netto a 71,7milioni, pari a un più 16,8% rispetto ai 61,4 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. I ricavi nei primi tre mesi si attestano a 857,6 milioni, in aumento del 27 % rispetto al primo trimestre del 2021. «Un risultato che ci dà soddisfazione - sottolinea il presidente - soprattutto considerando il complesso scenario globale in cui operiamo, colpito dalle conseguenze del conflitto in Ucraina e dalle pressioni dell’inflazione delle materie prime sulle catene di fornitura».

I primi tre mesi dell’anno hanno visto una crescita di tutti i segmenti di business - auto, motocicli, veicoli commerciali e competizioni - e in tutti i Paesi dove Brembo opera. Bene, in particolare il mercato nordamericano (Usa, Messico e Canada) dove il fatturato è aumentato del 40,4% che oggi si conferma il primo mercato per Brembo con 227 milioni di vendite totali. Stessi numeri anche in Cina (+39,8%) malgrado il Paese sia ancora alle prese con il Covid. «Dopo le chiusure dei mesi scorsi ora i nostri impianti, così come quelli dei nostri clienti, stanno ripartendo» precisa Tiraboschi. Anche la Germania, partner storico della Brembo, ha visto un incremento del fatturato del 27,3%.

L’utile utile netto a 71,7milioni, pari a un più 16,8%rispetto ai 61,4 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso

«La nostra solida presenza produttiva nei principali distretti automotive del mondo ci ha protetti di fronte al rallentamento di alcuni mercati - spiega il presidente - Da tempo, poi, abbiamo colto i segnali di trasformazione del nostro settore e proseguiamo nel percorso strategico che ci vede impegnati nello sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità del futuro». Dopo Sensify, il nuovo sistema intelligente che andrà a rivoluzionare i sistemi frenanti attuali, Brembo sta infatti lavorando altri prodotti sui quali c’è riserbo.

Proseguono, intanto gli investimenti, 250 milioni previsti quest’anno, 59,9 milioni dei quali messi a terra già in questi mesi. «Circa il 30% hanno interessato i nostri impianti in Bergamasca - precisa Tiraboschi - dove è concentrata anche l’attività, strategica per noi , di ricerca e sviluppo del gruppo».

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