Fondi Pnrr non usati, l’Europa ha ragione

IL COMMENTO. Terminata la pandemia ecco che tornano gli strali di Bruxelles sulla politica economica italiana. Quest’anno il Patto di Stabilità, quello che fissa alcuni paletti economici da mantenere nel bilancio di Stato in base ai criteri di convergenza del «vecchio» Trattato di Maastricht (1993), è ancora sospeso, ma già per il prossimo anno tornano le minacce e le procedure d’infrazione.

Rieccoci dunque alle prese con il contenimento del flusso del deficit (la spesa primaria, ovvero al netto degli interessi, andrebbe ridotta almeno dello 0,7 per cento) e dello stock del debito pubblico, con la pro duttività che non decolla, il cuneo fiscale che non si abbassa (nonostante i provvedimenti del governo Meloni, secondo gli eurocrati è rimasto sostanzialmente invariato), il salario minimo troppo basso, l’evasione fiscale mostruosamente elevata, gli ammonimenti, le direttive, le raccomandazioni, le minacce europee e le inevitabili polemiche come contraccolpo.

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