L’ascesa dell’India tra i mercati che pesano

MONDO. Nel recente rapporto «Focus on India» il gruppo assicurativo e finanziario Sace, controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze e specializzato nel sostegno alle imprese, ha posto in evidenza come l’India sia attualmente l’unica tra le principali potenze mondiali a registrare robuste prospettive di crescita nel breve (+6,3%), che sono destinate a crescere nel medio e lungo termine.

Una crescita a dir poco vorticosa che le ha consentito di balzare dalla tredicesima posizione occupata nel 2000 per dimensione dell’economia, alla quinta nel 2022 (dopo Usa, Cina, Giappone e Germania), con la prospettiva di raggiungere la terza (dopo Usa e Cina) nel 2027. A differenza della Cina, estremamente dipendente dalla performance dell’export e che risulta in flessione negli ultimi anni, l’andamento economico indiano è prevalentemente determinato dai consumi domestici, che valgono circa il 60% del Pil e che potranno raggiungere nel 2031 un valore di 5.200 miliardi di dollari, più del doppio rispetto a quelli attuali. Con il contino aumento della popolazione che ha raggiunto quota 1,428 miliardi, superando quella cinese, la crescita dei redditi disponibili continuerà a supportare i consumi domestici.

Il rapporto Sace sottolinea come «l’attuale frammentazione geo-economica, accelerata dall’invasione russa dell’Ucraina e dal conflitto Israelo-Palestinese, spingerà i Paesi occidentali a diversificare e rendere più affidabili le proprie catene di approvvigionamento. In questo nuovo contesto, l’India ha l’opportunità per diventare un mercato di sbocco fondamentale per gli investimenti produttivi dei Paesi occidentali». Per quanto riguarda le aziende italiane, il rapporto evidenzia che dal 2013 al 2022 l’export in India è passato da 3 a 5 miliardi di dollari, con una crescita annua del 5%, che si stima in ulteriore aumento nel biennio 2024-2025 dopo l’ottimo risultato registrato nei primi otto mesi del 2023 (+11,5%).

Il ruolo di sempre maggiore rilievo che sta assumendo l’India nell’ambito delle grandi potenze mondiali non deriva solo dalla marcata crescita della sua economia. Dopo una prima fase di quasi esclusive relazioni con l’Unione Sovietica, negli ultimi dieci anni ha progressivamente incentrato la propria politica estera sul «non allineamento», allacciando relazioni sempre più strette con vari Paesi dell’area occidentale e col Giappone. In particolare, il governo presieduto dal primo ministro Narendra Modi ha consolidato un’articolata partnership strategica con gli Stati Uniti, fondata anche sul comune interesse a mantenere la regione Indo-Pacifica libera, stabile e aperta, in grado di offrire un’alternativa al modello di sviluppo economico promosso dalla Cina con la Via della Seta. Nel 2020 si sono consolidati anche stretti rapporti con l’Unione Europea con il vertice Ue-India di luglio, che sono proseguiti con il Virtual Summit di Oporto del maggio 2021, allargato anche ai 27 Stati membri dell’Ue. Un aspetto centrale dell’azione diplomatica del governo Modi è anche l’attenzione alle relazioni con i Paesi vicini, verso i quali si propone quale potenza benevola e stabilizzante. Fanno eccezione i rapporti con il Pakistan, con il quale le relazioni si sono inasprite dopo l’indipendenza dall’Impero britannico del 1947, per divergenze sulle ripartizioni territoriali che hanno dato origine a conflitti armati e attacchi terroristici.

L’affermazione dell’India sulla scena globale ha avuto una conferma significativa con la presidenza del G20 del 2023, nel corso della quale Modi ha riservato particolare attenzione al tema della pace, sollecitando iniziative concrete per fermare i conflitti in corso. Ha tenuto anche ad evidenziare il processo di «transizione energetica» avviato dal suo Paese, che con Cina e Usa è tra i più inquinanti del mondo, fornendo dati molto eloquenti. Dal 2014 al 2023, Delhi ha aumentato del 130% la capacità installata da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di soddisfare il 50% della domanda di energia elettrica entro il 2030. In un momento così critico per gli equilibri geopolitici mondiali, è estremamente importante che uno dei principali leader mondiali come Modi abbia deciso di esporsi su temi così rilevanti e improcrastinabili per il nostro futuro.

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